Fare comunione per essere Chiesa “in uscita”
Dal vescovo i sacerdoti e i diaconi del Vicariato di Arquata-Serravalle-Val Borbera
TORTONA – Venerdì 27 gennaio presso la Curia vescovile si è svolto l’incontro con i sacerdoti e i diaconi del Vicariato di Arquata-Serravalle-Val Borbera.
Dopo la preghiera in Cattedrale, la riflessione proposta dal nostro Vescovo Mons. Guido Marini sulla Parola di Dio ha offerto spunti interessanti.
Prima di tutto, è necessario avere la consapevolezza della centralità del Signore, sia nella vita di pastori, sia nella vita delle comunità cristiane; inoltre la Parola invita a contemplare le opere del Signore come fonte per rinvigorire la nostra adesione al suo Amore: “E io vivrò per Lui” (Sal 22).
L’incapacità di vedere le meraviglie dell’agire di Dio in mezzo a noi è il segno di un cuore che non sa amare, che rischia di non saper cogliere il linguaggio divino nella storia della salvezza.
Mons. Marini ha rivolto anche parole di benvenuto a don Pietro Butnariu, giunto in ottobre nel Vicariato come aiuto pastorale e come riferimento per la comunità dei rumeni cattolici.
Il presule ha illustrato una serie di iniziative inerenti la vita della Diocesi: le indicazioni contenute nell’omelia di apertura dell’anno pastorale, i lavori del Sinodo in corso e del progetto ecclesiale iniziato negli anni precedenti, la costituzione dell’Assemblea presbiterale in luogo del Consiglio e l’annuncio di una nuova Visita Pastorale per l’anno 2024.
Alle parole del pastore è seguito un ricco scambio di vedute tra i ministri ordinati delle quattro Comunità Pastorali in cui è stato suddiviso il territorio del Vicariato.
Si è discusso dei criteri guida, sulla base dei quali pensare la presenza delle celebrazioni eucaristiche, delle confessioni, dei referenti di comunità e dei consigli pastorali.
Il vescovo ha concluso il dibattito ricordando che il percorso tracciato e iniziato è irreversibile.
È utile una consapevole collaborazione tra tutti, in funzione delle proprie forze e capacità e un intensificarsi del lavoro nel Vicariato, affinché si possa consegnare a coloro che seguiranno una Chiesa missionaria, “in uscita”.
Don Francesco Larocca