Fermo per 6 mesi il cantiere “Radimero” del Terzo Valico
Stop ai lavori per la friabilità della roccia
ARQUATA SCRIVIA – Sono passati due anni dalle celebrazioni in pompa magna per il deciso a- vanzamento dei lavori del Terzo Valico che avevano portato allo scavo del tratto di galleria di Valico che collega l’imbocco nord con il pozzo del cantiere “Radimero” ad Arquata Scrivia e allo scavo del binario pari della Galleria naturale di Serravalle. Ed è proprio il cantiere “Radimero” a essere fermo.
Lo stop ai lavori della grande opera ferroviaria durerà almeno altri 6 mesi a causa della roccia friabile che blocca l’avanzamento delle talpe meccaniche. C’è paura, infatti, per la sicurezza dei lavoratori per i quali, a ottobre, la cassa integrazione attivata a luglio è stata prorogata per altre 13 settimane. Calogero Mauceri, commissario di governo del Terzo Valico, ha sottolineato come si stiano per concludere i complessi accertamenti tecnici per capire come far ripartire le macchine, bloccate a causa del crollo del versante di scavo, che devono bucare 27 km di galleria.
La data di fine lavori, fissata inizialmente a dicembre 2024, appare più difficile da rispettare. Saranno tutte da valutare le conseguenze per un territorio cui spetteranno dei fondi compensativi da investire per progetti di varia natura.
Al capoluogo di provincia, pur non essendo stato interessato da cantieri, andranno 10 milioni di euro che contribuiranno alla costruzione del secondo ponte sul fiume Bormida.
Una cifra inizialmente fissata a 12,5 milioni ma poi ridotta dopo il “no” di Pozzolo Formigaro e Vignole Borbera che la ritenevano eccessiva.
Per quanto riguarda gli altri enti interessati, Arquata Scrivia riceverà 4,2 milioni, Carrosio 3,2, Fraconalto 3,7, Gavi 2,9, Novi Ligure 4,8, Pozzolo Formigaro 4,1, Serravalle Scrivia 4,2, Tortona 4,6, Vignole Borbera 2,9 e Voltaggio 3,9.
Luca Lovelli