Festa medievale per San Desiderio
Per il patrono di Castelnuovo viaggio tra storia, arte e cultura
Castelnuovo Scrivia – È ricco il programma della XXII edizione della festa medievale che dal 26 al 28 maggio farà fare un salto nelle tradizioni del passato e renderà omaggio al patrono San Desiderio. Domenica mattina, dopo la messa delle 10.30, il parroco don Paolo Caorsi, salirà le scale della torre per impartire la benedizione dall’alto al paese (nella foto l’edizione 2021) e sarà esposta anche la nuova bandiera, secondo un’antica tradizione. La festa inizierà venerdì 26 maggio, in sala Pessini alle 21, con l’archeologo e paleoantropologo Ferdinando Caputi. Calabrese di nascita e alessandrino d’adozione, lo studioso, su invito dei Lions di Castelnuovo, con il Cantiere Cultura, terrà una conferenza su “Nuovi tasselli nel mosaico della storia più antica di Castrum Novum”, basandosi sulle ricerche fatte da tanti studiosi, a cominciare da Matteo Bandello, i fratelli Boxilio, Pier Angelo Soldini, Gennaro Pessini, Giovanni Sisto e Antonello Brunetti.
Sabato 27 maggio è in programma, con partenza alle 15.30 dall’oratorio San Luigi Orione, un itinerario tra religione, arte e cultura per bambini, ragazzi e adulti alla scoperta del santo patrono.
Sempre sabato, alle 16, sulla terrazza del castello si terrà un’attività pratica con il coinvolgimento degli allievi della Scuola “Baxilio” e del “Marconi” di Tortona, da parte del team del fiorentino Stefano Panconesi, con l’allestimento di una straordinaria esposizione di tessuti lavorati a mano e colorati naturalmente con la pianta tintoria del gualdo.
Alla sera, alle 21.30 in piazza letture dantesche e a seguire lo spettacolo del gruppo tosco-ligure “In vino veritas”, che vanta numerose esibizioni in Europa. Domenica alle 16 appuntamento sul sagrato della chiesa parrocchiale per un percorso guidato tra i luoghi e le tradizioni del passato. Nel fine settimana via libera ad accampamenti sotto la torre e banchetti medievali con la collaborazione dei Cavalieri che accolgono i viandanti.
Alessandra Dellacà