Franz, il beato ucciso dal nazismo

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Di Daniela Catalano

Protagonista dell’ultimo numero prima delle vacanze è Franz Jägerstätter, contadino austriaco beatificato da Papa Benedetto XVI il 26 ottobre 2007 e ricordato il 9 agosto. Nasce il 20 maggio 1907 a Sankt Radegund in Austria, figlio naturale di Rosalia Huber e di Franz Bachmeier. Dopo la morte del papà nella prima guerra mondiale, è adottato da Heinrich Jägerstätter che sposa la sua mamma. Dal 1927 al 1930 Franz lavora in una miniera di ferro in Stiria e vive un periodo di crisi esistenziale e di fede. Nel 1930 torna nel suo paese e nel 1933 ha una relazione con una domestica da cui nasce Hildegard. Nel 1935 conosce Franziska Schwaninger, donna profondamente religiosa, che sposa il Giovedì Santo del 1936. I due, in viaggio di nozze a Roma, ricevono la benedizione di Papa Pio XI. Il matrimonio, dal quale nascono tre figlie, segna una svolta nella sua vita: la preghiera e la lettura della Bibbia sono una consuetudine quotidiana. Jägerstätter nega ogni sostegno ai nazionalsocialisti che prendono il potere in Austria nel 1938, perché per lui il nazionalsocialismo è incompatibile con il cristianesimo. Nel 1940 è chiamato al servizio militare ma è dichiarato per due volte insostituibile dal suo Comune e può non partire. Franz considera un peccato combattere e uccidere per permettere a Hitler di conquistare il mondo, come racconta nei suoi scritti. Nel frattempo prega, digiuna e chiede consigli anche al suo vescovo. Dopo il terzo richiamo alle armi, Jägerstätter il 1° marzo 1943 si presenta presso la città di Enns ma, dopo aver manifestato l’intenzione di obiettare, è trasferito nella prigione militare di Linz e dopo due mesi in quella di Berlino-Tegel. Fa richiesta di essere un soldato semplice destinato alla sanità, ma riceve un rifiuto. Il 6 luglio Franz è processato per renitenza alla leva e condannato a morte. Il 9 agosto 1943 è condotto a Brandeburgo sull’Havel ed è ghigliottinato. Quest’anno in occasione del “Meeting per l’Amicizia fra i popoli” di Rimini, è stata realizzata la mostra itinerante Franz e Franziska. Non c’è amore più grande, dedicata alla storia della coppia e curata, tra gli altri, da Giuseppe (Pippo) Emmolo di Sale, nostro abbonato.

cadarita@yahoo.it

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