Giornata della Caritas diocesana nel nome di san Martino

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L’11 novembre sono state consegnate 16 Borse di studio a studenti universitari. Tutti i volontari hanno partecipato alla Messa in cattedrale

TORTONA – Lunedì 11 novembre, memoria di san Martino di Tours, è stato un giorno di festa per la Caritas diocesana che quest’anno ricorda il 50° anniversario della sua fondazione e che comprende anche la cooperativa Agape e l’associazione A.Vo.Ca.To. Alle ore 17, nel salone della Caritas, il primo momento della festa è stato la consegna delle borse di studio in memoria di don Giuseppe Dellagiovanna, avvenuta alla presenza del vescovo, del direttore della Caritas diocesana Luca Simoni e l’assessore comunale ai Servizi Sociali Giordana Tramarin. Ai sedici studenti universitari, residenti sul territorio della Diocesi di Tortona, che hanno ricevuto le borse di studio promosse dagli Uffici diocesani di Caritas, Pastorale Missionaria e Pastorale Giovanile, Mons. Marini ha rivolto l’augurio che possano farsi “imprenditori di sogni” e ha ricordato come lo studio sia un importante mezzo di crescita personale e sociale. Delle 16 Borse di studio, di 1000 euro ciascuna per l’anno accademico appena iniziato, 12 erano in memoria di don Dellagiovanna, che aveva sempre avuto grande attenzione ai giovani e alla loro formazione, 2 promosse dall’associazione A.Vo.Ca.To e altre 2 donate da privati. Il progetto, distribuito attraverso i 6 Centri di Ascolto diocesani (Novi Ligure, Tortona, Voghera, Casteggio, Broni e Stradella) è un impegno concreto realizzato per sostenere il percorso formativo delle nuove generazioni, non solo mediante il sostegno economico ma anche attraverso l’attenzione alla persona. Gli studenti, infatti, sono incoraggiati a partecipare alla vita della comunità diocesana, attraverso il coinvolgimento nelle attività parrocchiali, negli oratori, nei servizi Caritas come le mense solidali e i centri di ascolto e nell’animazione della pastorale missionaria. «L’augurio che vi rivolgo è di diventare maestri di umanità, di compassione, di nuove opportunità di speranza» – ha detto il vescovo, facendo riferimento alla fiamma accesa della lampada che è proprio segno di speranza. La cerimonia è stata anche l’occasione per un primo incontro della neonata Consulta ecclesiale diocesana degli organismi socio-assistenziali, in cui sono riunite varie realtà che si occupano di solidarietà nell’ambito della Diocesi, voluta dal vescovo per accrescere la comunicazione e la collaborazione. Mons. Marini, infatti, ha rivolto il suo saluto ai vari volontari, sottolineando «l’importanza di fare rete per il prossimo e per la società nel segno dei valori e dell’operatività che contraddistingue l’impegno delle strutture diocesane». Al termine tutti i presenti hanno partecipato alla S. Messa, celebrata dal vescovo in cattedrale, alla quale ha partecipato anche e di Pier Luigi Rognoni, presidente della Fondazione CR Tortona. Nell’omelia Mons. Marini ha messo in evidenza tre momenti della vita del santo vescovo di Tours nei quali emerge fortemente come sia stato capace di far risplendere la gloria di Dio. Nella predilezione per i piccoli, i poveri e i bisognosi, nella capacità di essere sorgente di vera pace di Dio e nel donarsi incondizionatamente, Martino ha manifestato al mondo la gloria di Dio. La cena conviviale finale, consumata alla mensa solidale “Carlo Boggio Sola”, insieme alle persone bisognose che abitualmente frequentano la struttura gestita da Diocesi e Fondazione CR Tortona, è stata la migliore conclusione di una giornata all’insegna della carità e della comunione.

Stefano Brocchetti

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