Gli studenti lanciano un appello: «Serve un nuovo liceo»
Gli alunni dello Scientifico di Broni incalzano i politici. Nella sede attuale del “Golgi” non si può nemmeno piantare un chiodo per via dell’amianto
BRONI- «Serve una nuova sede per il liceo di Broni». Questo l’appello che gli studenti della scuola superiore di via Gramsci hanno lanciato alla politica durante l’evento conclusivo delle giornate di formazione sul rischio amianto promosse da Avani, Sportello amianto nazionale e Comune di Broni, che si è svolto nei giorni scorsi al teatro “Carbonetti”. Dopo alcuni incontri a scuola con Carolina Mensi, responsabile del Registro mesoteliomi Lombardia, e dopo le commoventi testimonianze di due malati di mesotelioma, l’evento è terminato con la proiezione del docufilm I Vajontdi Maura Crudeli e con un dibattito con gli organizzatori e con politici e istituzioni del territorio, il sindaco Antonio Riviezzi, i consiglieri regionali Claudio Mangiarotti e Ivan Rota, il consigliere provinciale Amedeo Quaroni, il preside del “Faravelli-Golgi”, Roberto Olivieri, il presidente Avani, Silvio Mingrino, e il presidente dello Sportello amianto nazional, Fabrizio Protti. «Molti studenti preferiscono frequentare le scuole a Castel San Giovanni o ad Alessandria invece che iscriversi al liceo di Broni per il problema dell’amianto, quando invece la scuola è totalmente sicura perché vengono fatti i controlli periodici. – hanno detto i ragazzi – Vogliamo lanciare un appello per sottolineare l’importanza della manutenzione della struttura attuale e per la costruzione della nuova sede». Il nuovo liceo era stato inserito tra le opere finanziabili con il Pnrr nel 2022, ma poi il contributo era saltato per un cavillo burocratico. Intanto, il costo dell’opera è lievitato a 15 milioni di euro ed è necessario aggiornare il progetto per inserire più aule e più spazi per far fronte all’aumento degli iscritti. «Stiamo lavorando quotidianamente per il liceo di Broni. – ha assicurato Quaroni – La Provincia è disposta a finanziare il rifacimento del progetto, ma dobbiamo avere la certezza di riuscire ad avere il contributo per costruirlo. Per questo ci stiamo muovendo, facendo leva oltre che sull’ampliamento degli spazi, proprio sulla questione amianto». Massimo impegno per il nuovo liceo anche da parte del sindaco di Broni, Antonio Riviezzi, «per avere tutta Broni finalmente libera dall’amianto». «Due anni fa il liceo sembrava cosa fatta, spero di non tornare qui tra due anni a dire le stesse cose e che qualcosa si muova. – l’auspicio del preside Olivieri – Il liceo è sicuro, controllato periodicamente ma, banalmente, ci piacerebbe riuscire a installare una lavagna nuova, invece ora non possiamo nemmeno fare quattro fori nelle pareti».
Oliviero Maggi