I bimbi vanno a nozze

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di Patrizia Ferrando

Capita di sentire le lamentele di qualche sposa, ormai convolata da tempo, che si duole di aver avuto un matrimonio affollato di sconosciuti, perché i genitori si sono arrogati ogni diritto nel compilare la lista degli ospiti. Nel contempo, s’incontrano nubendi determinati a ignorare le istanze dei congiunti, così la loro festa nuziale è esclusivamente di amici.

All’atto pratico, sia che si progetti una festa con ospiti numerosi sia che si stia pianificando un pranzo intimo, nozze fa rima con invitati, ma occorre chiedersi chi gradirà l’invito e chi per vicinanza e affetto per gli sposi “deve” esserci. I bambini, ad esempio.

Coloro i quali sono a favore alla presenza di folti gruppi di bimbi alle nozze sottolineano che mettono allegria, aggiungono spontaneità, poesia, un tocco simbolico di riferimento alla famiglia e alla speranza: ma parliamo pur sempre di piccoli proiettati in un evento pensato per i grandi e si rendono necessari alcuni accorgimenti.

A indicare se ne è prevista la partecipazione giungerà l’indirizzo sulla busta dell’invito, per la famiglia o per i soli coniugi.

Un tempo il bon ton riteneva che il matrimonio non fosse un evento adatto ai bambini, rivelandosi un momento per loro noioso, con conseguenti malumori, capricci e chiasso incontrollabile.

Nella realtà accade anche che non sempre i genitori abbiano la possibilità di disporre di nonni o babysitter a cui affidare i pargoli, oppure che gli sposi stessi abbiano i loro figli a cui è opportuno procurare compagnia, da qui la necessità di prevederne l’arrivo, ma rispettando le loro esigenze.

I genitori dovranno avere riguardo durante la cerimonia che il piccolo non disturbi e contenere eventuali bizze.

Al ricevimento invece è compito degli sposi tenere in considerazione la presenza dei bambini, ottimizzando le scelte.

In primo luogo la location: sarà opportuno orientarsi verso luoghi che consentano ai bimbi di muoversi e quindi distrarsi ed evitare cerimonie serali che sfociano in lunghe feste notturne.

Prevedete un menu personalizzato, disponendo un tavolo apposito con centrotavola accattivante, come una composizione di marshmallow e lecca-lecca e alcuni giochi da fare insieme nell’attesa delle pietanze. Il tavolo sarà presieduto da una persona adulta che sappia intrattenerli e vigilare su loro.

La presenza di personale qualificato che organizzi momenti di intrattenimento assicura divertimento ai piccoli e tranquillità agli adulti.

Se il numero di bimbi è esiguo e tale da non giustificare un animatore, sarà delicato far trovare, al posto riservato a loro, un kit di pastelli e disegni da colorare, delle costruzioni o un piccolo gioco che dia modo di svagarsi.

patrizia.marta.ferrando@gmail.com

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