I Gulliver insieme ai Carabinieri contro le truffe

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Al via la campagna informativa nei supermercati

TORTONA – Prosegue l’impegno dei Carabinieri della Compagnia di Tortona nel fornire informazioni alla popolazione per proteggersi dalle più diffuse forme di truffe, che spesso toccano persone anziane in luoghi familiari, come il tratto di strada per raggiungere il supermercato vicino a casa. E proprio nei punti vendita del Gulliver, catena molto diffusa sul territorio, si realizza una parte della capillare campagna informativa voluta dal capitano Domenico Lavigna (nella foto), che si aggiunge ai vari incontri pubblici nei quartieri e nei paesi, alla comunicazione radiofonica e agli interventi nelle parrocchie al termine della Messa. Con i supermercati Gulliver della Provincia di Alessandria, si intende raggiungere i 12.000 clienti giornalieri dei 25 punti vendita, attraverso la distribuzione alle casse di un opuscolo con i consigli per difendersi dai truffatori, con tutti i numeri utili da chiamare in caso di necessità. “L’Arma per un cammino sicuro”, questo il titolo, è frutto di un protocollo di intesa siglato mercoledì a Casalnoceto, nella sede della società Alfi, tra il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Massimiliano Rocco e Pietro Lugano, presidente della società che gestisce la catena Gulliver. Alla firma erano presenti oltre al comandante della Compagnia di Tortona, Lavigna, ideatore dell’iniziativa, il comandante della Stazione di Volpedo, il maresciallo Francesco Barisonzi. Tra i principali accorgimenti suggeriti, quello di diffidare delle apparenze, in particolare di persone che si mostrano distinte e cordiali o di quanti si spacciano per carabinieri, addetti alle utenze o funzionari del comune, mostrando falsi tesserini e chiedendo denaro. Il consiglio è non aprire mai la porta di casa e chiamare il 112 che va considerato un numero di famiglia, da chiamare in ogni occasione di dubbio. «Non disturbate mai, – ha detto Lavigna – e non dovete temere di essere coinvolti in vicende spiacevoli, nessuno fornirà i nomi di chi segnala e non saranno fatti riferimenti ».

Stefano Brocchetti

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