I proff. di Tortona a lezione con la Crusca
Martedì 18 ottobre il primo evento delle Giornate della lingua italiana e dei dialetti organizzate dal Settore Cultura del Comune e dal Centro Studi “Ugo Rozzo”. Due laboratori per gli studenti saranno tenuti da Il Popolo e Radio PNR
di Maddalena Baschirotto
Il 18 ottobre, alle ore 17, presso la sala Giovani del teatro “Civico” di Tortona, Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca, terrà una lezione magistrale per gli insegnanti di Tortona e della provincia di Alessandria: il tema è L’italiano a scuola. L’evento si inserisce tra le proposte che il Settore Cultura del Comune di Tortona organizza in collaborazione con il Centro Studi “Ugo Rozzo” con il titolo suggestivo Giornate della lingua italiana e dei dialetti. L’iniziativa, che ha il patrocinio dell’Accademia della Crusca, è pensata per invitare le scuole e la cittadinanza a riflettere sulla lingua italiana, nel ricordo di Ugo Rozzo, figura ben viva di storico del libro. Promotore è Fabio Morreale, vice-sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Tortona. In questa occasione Morreale vede un momento fondamentale per celebrare Rozzo come «figura illustrissima di bibliotecario che ha dedicato ricerche importanti alla città di Tortona». L’Amministrazione comunale, sempre secondo le parole di Morreale, «si impegna in un progetto di sensibilizzazione alla lingua, come momento fondamentale della crescita dei giovani e della città».
«L’iniziativa delle Giornate della lingua italiana e dei dialetti – osserva Giuseppe Polimeni, responsabile scientifico dell’evento – nasce a Tortona perché di Tortona era Giovanni Stefano Montemerlo, autore di uno dei primi vocabolari italiani dei modi di dire (1566). Al suo lavoro, ben noto a Ugo Rozzo, è utile ispirarsi per comprendere quanto la lingua sia nel nostro mondo quotidiano tramite di pensieri e di esperienze. Nell’epoca della rapidità della comunicazione, giovani e meno troveremo forse un’occasione per riflettere sulle parole che usiamo o che potremmo usare».
La prima parte dell’incontro del 18 ottobre (dalle ore 16) vedrà la presentazione di attività didattiche ideate e organizzate dalla Biblioteca Civica “Tommaso de Ocheda” e dal Centro Studi “Ugo Rozzo”, rivolte a docenti, bibliotecari e operatori cittadini impegnati nei vari istituti scolastici del territorio, i quali avranno il compito di proporle agli alunni delle varie classi. I risultati dei lavori dei ragazzi saranno condivisi e costituiranno oggetto di discussione nel corso dell’ultimo incontro delle Giornate della lingua italiana e dei dialetti, che avrà luogo nel marzo 2023 presso il “Civico” di Tortona.
I ragazzi tortonesi saranno invitati a partecipare a cinque diversi laboratori.
Il primo di questi, dal titolo “Raccontarsi nell’autobiografia linguistica” invita gli alunni della scuola secondaria di primo grado a scrivere un racconto autobiografico concentrandosi sulle lingue e i dialetti che appartengono alla storia e alla vita delle loro famiglie.
Il laboratorio “Parola alla radio” offre invece alle classi della scuola secondaria di primo e di secondo grado la possibilità di prendere parte alle varie fasi di produzione e registrazione di Radio PNR, la radio della Diocesi di Tortona. Verificare come le necessità linguistiche possano cambiare ed essere declinate in occasione della scrittura di un palinsesto sarà interessante per i ragazzi per comprendere un ulteriore e attuale uso della lingua italiana.
Il laboratorio “Dal fatto alla notizia” è stato ideato per le classi della scuola secondaria di primo e di secondo grado e, sulla scia dello studio dei vari mezzi di comunicazione, propone agli studenti di collaborare con la redazione del giornale “Il Popolo” e della “Stampa”, osservando e prendendo parte attiva alla scrittura di articoli.
Il laboratorio “Il dialetto, la nostra storia”, pensato per una classe di scuola secondaria di primo grado, vuole invece spingere i ragazzi a raccogliere testimonianze dei vari dialetti di Tortona e del territorio.
Nella proposta didattica intitolata “Una radice comune” gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, in particolar modo quelli dei licei, sono invitati a riflettere sulla storia delle parole. Di queste ultime si spinge soprattutto a ricercare l’etimologia all’interno della lingua italiana e dei dialetti, al fine di individuare coincidenze e basi comuni anche in altre lingue studiate a scuola.