I sacerdoti sono un dono per le comunità. Basta un’offerta per sostenerli nella loro missione

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Domenica 15 settembre la XXXVI Giornata Nazionale di sensibilizzazione per il sostentamento del clero. L’impegno del responsabile diocesano Gianni Delponte

TORTONA – Domenica 15 settembre sarà celebrata in tutte le diocesi la Giornata nazionale di sensibilizzazione per il sostentamento del clero, giunta quest’anno alla XXXVI edizione.

Questo appuntamento richiama l’attenzione sull’importanza della missione dei sacerdoti, sulla bellezza del loro servizio e sul dovere di chi si dichiara credente di sostenere anche economicamente la Chiesa con i suoi preti.

“La Giornata nazionale è una domenica in cui tutti noi praticanti esprimiamo la nostra gratitudine per il dono di sé che i nostri sacerdoti ci fanno ogni giorno, testimoni del Vangelo di Gesù, punti di riferimento nelle comunità, uomini di fede, speranza e prossimità – sottolinea il responsabile del Servizio Promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni. – È un nostro dovere ed è necessario un impegno collettivo per sostenerli nella loro missione, anche economicamente”.

La finalità di questa Giornata è ricordare quanto è importante, per i fedeli delle comunità parrocchiali, sostenere anche economicamente l’operato degli oltre 32.000 sacerdoti presenti in Italia. I presbiteri sono a servizio delle comunità, e per farlo al meglio hanno bisogno della collaborazione e del sostegno, anche economico, di ogni fedele. Ciascuno può donare secondo la propria disponibilità, ma occorre sottolineare che questo gesto oggi è fondamentale per garantire la continuità della missione dei sacerdoti e della Chiesa.

Le offerte documentabili inviate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero, inoltre, sono anche deducibili. Nonostante siano state istituite 40 anni fa, a seguito della revisione concordataria le offerte deducibili costituiscono un argomento ancora poco compreso dai fedeli che ritengono sufficiente l’obolo domenicale. Per diffondere la cultura del dono, in ogni Diocesi è presente un responsabile di “Sovvenire”, il servizio dedicato al sostegno economico della Chiesa diocesana.

Lo scorso maggio il vescovo mons. Guido Marini ha nominato responsabile diocesano di “Sovvenire” Giovanni Delponte (nella foto) di Tortona che ci spiega in che cosa consiste il suo impegno. «Da quando ho assunto l’incarico – racconta Delponte – visito le parrocchie della diocesi, incontro il parroco o i collaboratori che si occupano della chiesa. A loro chiedo un aiuto per distribuire le locandine e le lettere che invitano i fedeli a contribuire alle necessità materiali della Chiesa, destinando 1’8xmille con la dichiarazione dei redditi e fornendo un ulteriore contributo secondo la disponibilità di ciascuno. Ogni offerta, infatti, è importantissima per il sostentamento dei parroci e per le necessità delle parrocchie. La Diocesi chiede questo sacrificio a tutti con l’assicurazione che “nulla va perduto”, con la fiducia che il Signore e la Madonna illumineranno i cuori». «Le mie visite – aggiunge Gianni – sono anche l’occasione per uno scambio con i parroci e i collaboratori sulla situazione delle parrocchie. Affinché restino un punto di riferimento per i fedeli, è importante aprire le chiese, anche le più piccole, almeno due o tre ore al giorno, per accogliere anche una sola o poche persone. Nei paesi dove il parroco non è residente è fondamentale una visita, almeno una volta la settimana, agli ammalati e agli anziani, segnalati dai collaboratori». «Per svolgere il mio compito – conclude Delponte – cerco anche la collaborazione dei sindaci e mi reco negli uffici e nei negozi. Il Papa ci invita ad essere Chiesa aperta e se tante persone e famiglie non vanno più in chiesa, è giusto che la Chiesa vada da loro per invitarle a mettere Gesù al primo posto nella loro vita».

Donare è anche compiere un gesto concreto di appartenenza alla vita della Chiesa. Ulteriori informazioni su come donare sono disponibili sul sito (www.unitineldono.it).

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