Il 17 maggio l’ultima celebrazione a porte chiuse
«Solo nella fede si può vivere l’amore di Dio»
TORTONA – Domenica scorsa il vescovo ha presieduto per l’ultima volta senza fedeli. Da lunedì, infatti, sono state riaperte le porte delle chiese e alla preghiera partecipa il popolo.
La catechesi settimanale è stata anticipata a martedì 12 maggio perché dal 13 al 15 Mons. Viola ha predicato il triduo in preparazione alla festa di san Luigi Orione al santuario della Guardia, dove alle ore 20.30 ha recitato il Rosario, seguito alle ore 21 dalla Messa.
Nella riflessione sui vangeli di Pasqua sono stati presi in esame i primi versetti del capitolo XIV di Giovanni, il cosiddetto “discorso di addio”, nel quale Gesù vuole aiutare i suoi a non perdersi dentro il turbamento della sua dipartita e a sconfiggerlo.
Lui annuncia ai discepoli: «Io sono la via, la verità e la vita». «L’annuncio – ha detto il vescovo – può essere letto così: io sono la via perché sono la verità e la vita.
Proprio perché Gesù è la verità cioè rivelazione dell’amore che salva – ha spiegato Viola – e la vita è la via che conduce al Padre.
L’unico modo per vedere il Padre è il Figlio che si incarna nella storia. Non esiste un’altra prova che possa dispensare dalla fede. Solo nella fede possiamo vivere l’amore». Nelle tre sere del triduo il vescovo ha tratteggiato la figura di don Orione che ha sempre affidato il suo cuore al Signore conquistando così la santità.
Il 13 maggio, festa della Madonna di Fatima, ricordando la vita dei tre veggenti, ha spiegato: «L’amore ha consumato come offerta gradita i cuori dei pastorelli di Fatima così è stato anche per il cuore di don Orione chiamato a servire l’uomo, con il desiderio di portare anime a Cristo». Il 14 maggio, celebrando la memoria di san Mattia apostolo, ha posto l’accento sul ruolo del discepolo che testimonia il risorto e annuncia la sua parola. Alla funzione di sabato 16, festa del “santo della carità”, hanno partecipato il sindaco di Tortona, Federico Chiodi, il vicesindaco Fabio Morreale e un rappresentante a testa per Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale.
Rivolgendosi ai numerosi fedeli connessi sul web, Padre Vittorio ha invitato a ringraziare il Signore per il dono di don Orione. «La sua risposta ardente e docile allo Spirito Santo lo ha trasformato nel suo cuore apostolico desideroso di annunciare la salvezza, nella fedeltà al Papa, ai vescovi e nel suo amore alla Chiesa». Al termine il rettore del santuario, don Renzo Vanoi, ha espresso un pensiero di affettuosa gratitudine al pastore diocesano.
Sabato sera alle ore 21, l’inno dell’Akatisthos è stato recitato ai piedi della statua della Madonna della Guardia. Domenica 17 maggio, alle ore 10.30, è stata trasmessa l’ultima messa domenicale dalla cappella dell’episcopio.
Mons. Viola ha ringraziato tutti quelli che in questi due mesi lo hanno seguito on line e ha invitato a ritornare a partecipare all’Eucaristia, rispettando sempre le norme di sicurezza.
Daniela Catalano