Il commercio è (quasi) pronto alla Fase 2

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Primi commenti delle associazioni di settore

TORTONA – Da lunedì 18 maggio è iniziata la riapertura degli esercizi commerciali che in Piemonte ha interessato gli esercizi di vendita al dettaglio e gli artigiani, come parrucchieri e centri estetici, mentre i bar e i ristoranti riprenderanno a pieno regime da sabato 23, pur essendo già attivi con il servizio da asporto.

I commercianti mostrano la loro incertezza sulla propensione dei clienti a spendere come prima. In centro è notevolmente aumentata la circolazione di gente che sosta di fronte alle vetrine rinnovate. Alcuni negozianti hanno confermato di aver avuto subito riscontri incoraggianti. Il panorama tuttavia non è omogeneo, anche se, per ora, non si registrano attività che hanno rinunciato a riaprire e le chiusure annunciate per i prossimi mesi sono frutto di decisioni prese prima dell’esplosione dell’epidemia.

«Chi ha meno difficoltà a ricominciare sono parrucchieri ed estetisti, anche se sono tra i soggetti a maggiore rischio poiché lavorano a contatto stretto con il cliente e hanno un grande numero di adempimenti da seguire nel rispetto delle norme anti contagio. È però difficile che la clientela abituale possa rinunciare al loro servizio» ha affermato Andrea Cavalli, presidente di Confartigianato.

Orlando De Luca, che guida l’Unione Commercianti, ha aggiunto: «I parrucchieri della nostra associazione hanno ripreso l’attività lunedì, nonostante sia abitualmente giorno di riposo e quasi tutti hanno espresso disponibilità a lavorare in orari estesi e nei festivi per accontentare tutti, visto che non potranno accettare più di una persona alla volta». La riscoperta del negozio di vicinato e del legame con la clientela pare essere un’altra caratteristica di questo periodo.

«Molti commercianti si stanno organizzando sulle pagine dei social, prendendo persino appuntamenti per fare visionare la merce singolarmente ai clienti più affezionati o organizzandosi per aprire in orari di pausa pranzo o la domenica» conferma De Luca. Dal Comune arriva al commercio un aiuto per le aree pubbliche. Sono stati confermati, infatti, un’ampia agevolazione del carico fiscale Tosap nei confronti delle attività economiche interessate; nessun pagamento del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche per le attività non realizzate nei mesi scorsi e l’esenzione dal pagamento di ogni onere connesso per ristoranti e bar, per compensare il minore uso interno delle superfici e la possibilità di estendere i dehors senza spese aggiuntive, avendo però sempre un occhio di riguardo le misure di protezione e di distanziamento.

«Nella prima giornata di apertura dei negozi, purtroppo, molti sono stati visti senza le adeguate protezioni. – ha commentato il sindaco Federico Chiodi – Non si deve assolutamente sottovalutare il pericolo ma seguire attentamente le raccomandazioni per la Fase 2.

Stefano Brocchetti

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