Il compleanno via Zoom
di Maria Pia e Gianni Mussini
La settimana scorsa Gianni ha compiuto 70 anni. Prima del Covid i due sposini – oltre a tutto coetanei – pensavano che avrebbero festeggiato in grande stile invitando i numerosi familiari e gli amici vicini e lontani. Ma quest’anno non è stato possibile.
I figli però non si sono rassegnati e, contando sull’appoggio della mamma, hanno deciso di organizzare una festa a distanza – in pratica un percorso a ritroso lungo le tappe fondamentali della vita – che è durata un’intera giornata.
Cecilia da Monaco di Baviera, Lorenza da Istanbul, Giacomo qui a due passi, si sono collegati via Zoom e hanno invitato gli otto fratelli di Gianni, con cognati e nipoti, ex alunni, colleghi di lavoro e amici particolarmente legati alle sue esperienze di vita.
Detto fatto.
Tanto per cominciare, colazione a letto: tutta truccata e sfoggiante il cappottino color mattone dei tempi dell’università, Maria Pia ha servito del “burro rosso” (questa la dicitura ufficiale), a ricordare la prima vacanza in montagna e l’incantamento di Gianni davanti a quel suo modo di pronunciare la R (quella appunto di burro e del rosso di fragole e mirtilli che lo guarnivano).
Si passa ai regali.
Anche qui una carrellata di ricordi: non casuale il riferimento, visto che sono stati “trasportati” online dal vecchio trenino e dalla funivia giocattolo (per l’occasione rimessi in funzione da Giacomo), e si riferivano a una delle grandi passioni di Gianni, la montagna.
È rispuntata persino la torcia finlandese comprata una volta all’Ikea senza mai venire usata: un ceppo congegnato in modo da trasformarsi in falò d’emergenza.
Poi pranzo in stile britannico, fish and chips: il soggiorno giovanile di Gianni a Cambridge riaffiorava grazie ad aromi e sapori mai dimenticati, mentre in sottofondo scorreva una playlist di canzoni “del cuore”, dai canti degli alpini ai Beatles, da Lucio Battisti alle filastrocche per i bambini… e sul desktop campeggiava una foto a ricordare il poeta della vita, Clemente Rebora, affiancato con sapiente fotomontaggio a Gianni medesimo.
Tutto ha avuto un significato, tutte sono state ricordate le passioni del papà, anche le piccole manie, proprio quelle che i figli prendono in giro ma che sanno importanti, “costitutive” del suo carattere e della sua vita.
Per la sera infine, in contemporanea, uno dei film cult della famiglia: Tutti insieme appassionatamente.
Guardandolo, a Gianni ogni tanto scendeva una lacrima sul viso: neanche fosse la Popa… o Bobby Solo.
Insomma, la lontananza e i tanto bistrattati mezzi di comunicazione digitale sono stati in questo caso un potente strumento di armonia familiare e di vicinanza vera. Come a dire che la Provvidenza sa cavare persino dal Covid qualcosa di buono.
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