Il contributo delle associazioni laicali nella Chiesa

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I responsabili diocesani in dialogo con il vescovo

TORTONA – È stato davvero un bel momento di “Chiesa in dialogo” l’incontro di sabato 4 maggio. Convocati direttamente dal vescovo, si sono ritrovati nel salone della Caritas, i laici, uomini e donne, responsabili delle associazioni ecclesiali presenti in Diocesi e che hanno risposto all’invito (Azione Cattolica, Cav, Cif, Cvs, End, Focolari, Meic, Oftal, RnS, Scout). Dopo la preghiera d’inizio, con grande semplicità, Mons. Marini ha ammesso di non aver ancora avuto l’occasione di incontrare le associazioni laicali della Diocesi tutte insieme; desiderava, dunque, non tanto colmare questa lacuna formale, quanto piuttosto avere un’opportunità per parlare loro di ciò che gli sta a cuore e aprire un canale di ascolto e dialogo. Ha esordito con un’affermazione tratta dalla Lumen Gentium: “La vita di fede del cristiano ha la forma dell’Eucaristia, fonte e culmine di tutta la vita cristiana” (LG11); poi, sulla base della suggestiva immagine dell’Eucaristia, vita cristiana in boccio, ha offerto una efficace sintesi delle ricchezze e potenzialità del suo sbocciare nella vita di ciascuno. Citando l’abate tortonese Mariano Magrassi (1930-2004), arcivescovo di Bari, ha sottolineato che “vivere l’Eucaristia non è qualcosa da fare, ma è una Persona da incontrare!”. Ecco, dunque: l’ascolto del Signore per l’oggi della sua Parola; il nutrimento che ci comunica la vita stessa di Dio, quel “Per me vivere è Cristo” di san Paolo; infine, dall’incontro decisivo con il Risorto, l’annuncio, coerente e gioioso, di Lui al mondo, nella logica della carità. Da queste dimensioni eucaristiche sboccia anche il tipo di adesione alla vita della Chiesa e la vitalità in essa delle associazioni ecclesiali; la loro fioritura, così intesa, fa della Chiesa il giardino di Dio. Passando a declinare più operativamente questi elementi fondanti, il vescovo ha messo in evidenza come il cammino della Diocesi, articolato in vicariati e comunità pastorali, prima di rispondere a esigenze dei tempi, abbia un valore comunionale, da cementare con la comunione, la collaborazione, la corresponsabilità fra tutte le componenti della Chiesa. A questo punto Mons. Marini ha presentato due strumenti, differenti per natura e finalità, sperimentati in varie diocesi e in passato anche a Tortona, per conoscersi, confrontarsi e camminare insieme fra le diverse associazioni e per offrire il contributo loro proprio alle scelte pastorali. Si tratta della consulta delle associazioni laicali e del consiglio pastorale diocesano. Su questo tema, sull’opportunità di procedere in una o altra direzione, il Pastore diocesano ha chiesto di esprimersi. Ne è nato un ricco confronto e un dialogo sincero: senza trascurare l’analisi delle criticità, i laici presenti hanno dato la disponibilità a sostenere «questa presenza cristiana nuova e diversa che siamo chiamati ad accogliere come occasione di grazia, capace di riservare, insieme a qualche fatica, doni grandi».

Luisa Iotti

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