Il Cursillo sulla roccia della preghiera

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Incontro nazionale del movimento al santuario della Madonna della Guardia. Le riflessioni dei cursillisti e la Messa di Mons. Marini alla ripresa del cammino

TORTONA- Sabato 7 settembre il santuario della Madonna della Guardia ha ospitato il raduno dei cursillisti del Gruppo 8, che comprende le 11 diocesi di Piemonte, Lombardia e Liguria dove è presente il movimento. In contemporanea, 8 santuari in Italia hanno accolto gli altri gruppi per una preghiera speciale, un momento “forte” per richiamare l’importanza di affidare nelle mani di Dio il Movimento, nella ripresa del cammino. Nella sala “Paolo VI” del Centro “Mater Dei” hanno trovato posto i 180 intervenuti, salutati dal coordinatore territoriale Pino Graziano, che ha messo l’accento su come il Movimento debba essere espressione di amicizia, condivisione e comunità, ricordando Mons. Martino Canessa che indicava in un “bagno di umiltà” la chiave di ogni rapporto umano. L’assistente spirituale territoriale, don Fabrizio Barlozzo ha richiamato l’attenzione sulla parola roccia che si ritrova nella prima lettera di Pietro, nella quale l’apostolo esorta ad avvicinarsi a Cristo pietra viva, perché come pietre vive si possa costruire un edificio spirituale, vivere un sacerdozio santo, offrendo sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. È un invito a riflettere come questa roccia di preghiera richiami alla pietra angolare che è Cristo, fondamento della Chiesa. La preghiera se scaturisce da questa roccia, è capace di trasformare in pietre vive in cammino. Il sacerdote ha sottolineato che questo non è il momento di scoraggiarsi per le difficoltà che si vivono come persone, come Movimento, come società, come Chiesa e nell’incontro è stato possibile sentirsi uniti a Lui per ricevere quella forza e quella speranza che diventa dono. Don Fabrizio ha ringraziato Carlo De Benedetti per il suo “sogno”, che ha coinvolto tutto il movimento. De Benedetti, coordinatore nazionale e appartenente alla diocesi tortonese, ha parlato ai presenti e agli altri gruppi che hanno ascoltato la registrazione, spiegando come è nato e cresciuto il “sogno”: «Era un’idea nata con Pino Graziano, quando ancora era coordinatore del Gruppo 8. Un sogno cullato dall’inizio del suo nuovo mandato: un triennio basato sulla roccia della preghiera, perché senza l’aiuto del Signore noi non possiamo fare nulla. Per questo ha coinvolto tutto il coordinamento nazionale affinché la ripresa delle attività partisse ai piedi di Maria, per ripartire sulla strada dell’evangelizzazione con rinnovato entusiasmo. Questa, per il Cursillo, è una giornata di grazia perché può contare sulla preghiera e sulla benedizione apostolica di Papa Francesco». Carlo, infine, ha ribadito l’impegno personale nella preghiera, ricordando che Gesù “non vuole fare da solo”, ma ha bisogno delle mani e dei piedi di tutti. A don Massimo Bianchi, sacerdote di Novi, è stata affidata la meditazione sulla preghiera: la sua è stata una lezione che ha coinvolto tutti i presenti per la vivacità e per la profondità dei contenuti. Don Massimo ha messo in evidenza che il Cursillo è un movimento di evangelizzazione e annuncio e vivere il Cursillo è aderire alla vita cristiana: testimoniare il Vangelo. E nella preghiera riposa l’esito del Cursillo. Ha portato l’esempio del seme da cui nascerà il frutto, così è la preghiera che fa nascere il Cursillo, cioè il vivere il Vangelo e portarlo nei vari ambienti. Don Bianchi ha esortato a vedere l’intendenza come preghiera di offerta. Le intendenze più forti sono nascoste nel cuore di Dio, solo Lui le riconosce, ma certamente le preghiere dei bambini, di chi è nella sofferenza e la sa offrire hanno un posto particolare nel cuore di Dio. La preghiera di chi non ha nulla altro che il proprio dolore, la propria difficoltà è come l’obolo della vedova che “dalla sua mancanza ha preso ciò che non aveva”. Dopo una mattinata intensa non solo per le parole ascoltate, ma anche per la gioia di ritrovarsi insieme, la grande famiglia dei cursillisti ha condiviso il pranzo prima di riprendere i lavori nel pomeriggio, quando l’assistente nazionale padre Luigi Arena ha rivolto, attraverso un audio messaggio, i suoi saluti a tutti presenti. Padre Arena ha ricordato che in questo momento di sfide, la forza è nella preghiera e nella vicinanza spirituale di Papa Francesco. Il primo passo è l’impegno personale a mettersi in ascolto del Signore. Divisi in gruppi, poi, i partecipanti hanno portato la loro esperienza nelle varie realtà, cercando di capire come quanto ascoltato possa tradursi nei vari contesti, condividendolo con chi non è potuto intervenire. La giornata dedicata alla preghiera non poteva che concludersi con la S. Messa celebrata dal vescovo Mons. Guido Marini, che ha accolto i cursillisti con un benvenuto affettuoso. La sua vicinanza al Movimento si è concretizzata con la sua presenza e con le parole che ha rivolto all’assemblea. Ha ricordato che l’esperienza di incontrare Gesù è l’esperienza che salva e ha elencato i segni dell’incontro. Il passaggio da un cuore smarrito a un cuore che si illumina, dalla tristezza dal ripiegarsi su se stessi al riconoscere la speranza, al sapere lodare e ringraziare il Signore. «La fede – ha detto – si riconosce nella carità, nell’attenzione ai più piccoli, superando l’indifferenza e la lontananza. L’incontro con il Signore ci fa sentire l’esigenza di parlare di Lui, di farlo conoscere, di testimoniare che Lui è salvatore di tutti». Nella giornata pensata per rilanciare il Cursillo nel segno della missione e dell’evangelizzazione, il vescovo ha puntualizzato che se si incontrano difficoltà è perché l’incontro con il Signore non è così vivo come dovrebbe essere: più grande è la nostra fede, più siamo innamorati di Gesù. Mons. Marini ha invitato i presenti a chiedere alla Madonna, proprio alla vigilia del giorno in cui la Chiesa la onora come Maria Bambina, la grazia di essere aiutati a ritrovare, a intensificare l’ardore per l’annuncio e la testimonianza di Gesù, per avere una fede più viva. Il Cursillo, meditando sull’esperienza della giornata, si ritroverà stretto alla roccia della preghiera per riprendere il suo cammino.

Stefania Montolivo

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