Il Giardino dei Giusti distrutto dai vandali

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A Pontecurone hanno divelto tutte le targhe

PONTECURONE – Un nuovo atto di vandalismo è stato compiuto a danno del patrimonio del Comune. A un mese dalla distruzione di parte della pensilina del sottopasso della stazione ferroviaria, avvenuta nella notte fra il 27 e il 28 novembre, nei giorni scorsi è stato danneggiato un altro bene pubblico. Tutte le targhe del “Giardino dei Giusti dell’Umanità”, dedicato a san Luigi Orione e a 5 sacerdoti e 2 suore della Congregazione orionina sono state divelte. Il Giardino era stato inaugurato lo scorso 14 maggio con una solenne cerimonia, alla quale avevano partecipato le associazioni e gli alunni della scuola secondaria di primo grado del paese. Il raid notturno è stato preparato con cura, dal momento che la rottura delle sette targhe, piantate in un plinto di cemento sotterrato nelle aiuole del Giardino, ha implicato un notevole sforzo fisico e un’apposita attrezzatura. L’indignazione da parte degli amministratori, che tanto impegno hanno profuso nell’allestimento e nella manutenzione del Giardino, è enorme e alla loro si unisce quella dell’associazione culturale “Il paese di don Orione APS” che è stata partner del Comune nel progetto, insieme alla Onlus “Gariwo” di Milano.

Questo atto teppistico, che si configura come un reato, perché si ravvisa evidentemente il dolo, è anche un oltraggio non solo all’istituzione comunale, ma anche ai valori umanitari e religiosi che le targhe simboleggiano.

Il Giardino dei Giusti pontecuronese come tutti i Giardini e le Foreste dei Giusti presenti in Italia e nel mondo, è l’emblema di tutti gli uomini e le donne che hanno aiutato le vittime delle persecuzioni, difeso i diritti umani e salvaguardato la dignità dell’uomo. Il Parlamento italiano, con la legge 212 del 20 dicembre 2017 ha istituito la “Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità” che cade il 6 marzo di ogni anno. «Non esitiamo, dunque, a ritenere questo gesto oltraggioso – hanno affermato il sindaco Giovanni Valentino D’Amico, la Giunta, l’associazione culturale “Il paese di don Orione” – un vero e proprio reato di vilipendio, destinato non solo a negare prestigio, rispetto e fiducia ai valori umanitari condivisi che i sette Giusti orionini rappresentano, ma anche a indurre la comunità al disprezzo dell’istituzione comunale o addirittura a ingiustificate disobbedienze delle regole di convivenza civile». «Questo vandalismo, – aggiungono – fatto con coscienza e volontà di offendere, è lesivo della personalità del Comune, dell’associazione culturale “Il paese di don Orione”, del sentimento religioso di devozione al nostro santo e dell’impegno di tutti gli operatori di pace.

Confidiamo che anche questa volta le forze dell’ordine riescano ad identificare i colpevoli e che la giustizia faccia il suo corso».

Maria Luisa Ricotti

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