Il giorno del Signore è il fondamento della vera gioia

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Mons. Marini ha presieduto l’Eucaristia a Fabbrica Curone per i fedeli della Valle

FABBRICA CURONE – Domenica 14 luglio la comunità parrocchiale di Fabbrica Curone ha ricevuto la visita di Monsignor Guido Marini. Ad accoglierlo un gruppo di bambini e una folta rappresentanza di fedeli delle parrocchie dell’Alta Val Curone che in questo periodo estivo, come lo scorso anno, hanno ringraziato il vescovo per la sua presenza. All’inizio della celebrazione l’amministratore parrocchiale don Augusto Piccoli, cappellano della Polizia di Stato di Alessandria e Asti, ha rivolto un messaggio di saluto al vescovo, ricordando l’importanza della sinodalità per vivere insieme nella Chiesa e della preghiera in particolare per le vocazioni sacerdotali e religiose nella Diocesi di Tortona. Erano presenti, insieme al sindaco di Fabbrica Curone, Roberto De Antoni, il sindaco di Tortona Federico Chiodi e quello di Cantalupo Ligure Enrico Quaglia, il maresciallo dei carabinieri di San Sebastiano Curone, Lorenzo La Manna, gli onorevoli Enrico Pianetta, Massimo Berutti e Diego Sozzani, consigliere del ministro Paolo Zangrillo, Giuseppe Semino dirigente dell’Ospedale Civile di Tortona, i rappresentanti delle associazioni d’Arma e combattentistiche e alcuni soci del Rotary Club di Tortona. Nell’omelia Mons. Marini ha evidenziato come la domenica è un giorno importante non solo perché ci permette di stare più tempo con il Signore, ma anche perché è il giorno fatto per noi che «ritroviamo la nostra vera identità grazie all’Eucaristia e alla Parola di Dio». Ha poi messo a fuoco tre aspetti dell’identità di uomini e donne di fede per ritrovare se stessi. Il primo aspetto il vescovo lo ha ritrovato nelle parole della lettera di San Paolo agli Efesini che esorta a benedire Dio: «Bisogna essere uomini e donne che non si stancano di rendere grazie al Signore per il suo amore e di innalzare il canto di lode perché Lui è con noi e ci ama». Questo lato, purtroppo, spesso si perde, perché prevalgono lo sconforto e le lamentele. Al contrario occorre essere gioiosi e felici per i doni di grazia che ci sono elargiti. Il secondo aspetto individuato da Mons. Marini è emerso dalla pagina del Vangelo della XV domenica del tempo ordinario nella quale si sottolinea che la vera dimensione della vita è quella della comunione e della condivisione. «Siamo spesso incapaci di avvertire quanto è bello stare insieme, ha detto – stare in amicizia gli uni con gli altri e gli uni per gli altri. La divisione e l’inimicizia provocano la solitudine che ci uccide dentro. È insieme che si cammina, che ritroviamo la bellezza del nostro cammino». Infine, il terzo aspetto: l’invio dei discepoli che annunciano agli altri il Vangelo cioè la bellezza del Signore che hanno incontrato. Al termine della celebrazione eucaristica il sacerdote dice: «Andate in pace» che, come ha spiegato il vescovo, è l’eco dell’“andate” di Gesù, del suo mandato missionario che è rivolto a tutti. «La fede – ha aggiunto – non può essere vissuta privatamente ma tutti dobbiamo essere apostoli e annunciatori». «Vivere il giorno del Signore – ha concluso Mons. Marini – significa incontrare Lui, ma anche ritrovare il volto autentico di cristiani che sanno lodare Dio nella gioia perché sanno che sono amati, che sanno volersi bene e sanno raccontare lo stupore dell’incontro con il Signore. Il giorno del Signore, dunque, deve essere il fondamento della nostra vera gioia». Al termine della celebrazione la referente della Comunità Pastorale, Cinzia Arsura, ha ripercorso i vari appuntamenti pastorali delle parrocchie e ha assicurato a nome di tutti una preghiera particolare per il ministero pastorale di Mons. Marini. Poi alcuni membri del Consiglio Pastorale hanno offerto in dono al vescovo una preziosa icona della Beata Vergine Maria e un contributo per le sue opere caritative. Infine, tutti i presenti si sono riuniti sul piazzale dell’antica pieve romanica per partecipare alla cerimonia di benedizione della statua della Madonna, simbolo del nuovo cammino sinodale della Comunità Pastorale dell’Alta Val Curone intitolata a Maria Assunta in cielo. Un lauto rinfresco ha chiuso la mattinata ricca di fede e di gioia che resterà nel cuore della gente della Valle.

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