Il Grest del “Don Bosco” di Voghera
La gioia piena del viaggio insieme nella condivisione
VOGHERA – Dal 13 giugno all’8 luglio si è svolto il Grest dell’Oratorio “San Giovanni Bosco” di Voghera presso le due strutture principali di via Bellocchio e di Pombio.
Nel corso delle quattro settimane le stanze, i campetti e le chiesette dei due oratori si sono popolati di oltre 250 tra bambini, ragazzi, animatori ed educatori che hanno vissuto tutta d’un fiato questa splendida e- sperienza che ha avuto come titolo “Batticuore – Gioia piena alla tua presenza”.
Il tema centrale sono state le emozioni così importanti per tutti e, talvolta, così trascurate e non ascoltate.
Con i bambini e i ragazzi è stato intrapreso il percorso alla scoperta delle emozioni innanzitutto con delle riflessioni che i nostri animatori hanno preparato con cura e attenzione e che ci hanno aiutato a riflettere tutte le mattine con dei cartelloni, dei giochi, delle domande e dei momenti di dialogo (soprattutto per i più grandi). In questo viaggio ovviamente non è mai venuta a mancare la presenza di mons. Marco Daniele e di don Cristiano Orezzi che hanno seguito passo dopo passo il cammino con la preghiera mattutina degli animatori, con quella dei bambini e poi nei momenti di svago o del pranzo.
Ai momenti un po’ più seri e ricchi di spunti si sono alternati grandi giochi, scherzi, risate e anche delle fantastiche gite fuori porta a Movieland, a Pontecurone per Mondoratori, all’Acquatica Park e persino una passeggiata nella natura alla scoperta dell’Osservatorio Astronomico di Cecima e delle Grotte di San Ponzo.
Non sono mancate nemmeno le occasioni per fare gruppo e creare comunità conoscendo in prima persona le famiglie dei ragazzi per le quali sono state organizzate, presso l’oratorio di Pombio, delle grigliate grazie al contributo degli Alpini. La conclusione domenica 10 luglio con la festa di fine Grest, momento durante il quale i ragazzi e i bambini hanno voluto raccontare alle proprie famiglie cosa è stato per loro il Grest.
Lo hanno fatto con uno spettacolo con cui hanno messo in mostra quanto appreso circa le emozioni. Così, ogni gruppo, guidato dai propri animatori, ha raccontato attraverso una canzone, un ballo, una poesia e altre forme artistiche un’emozione incontrata nelle quattro settimane.
Inutile negare come queste siano state delle settimane lunghe e stancanti, ma è altrettanto vero che al termine di queste è stato portato a casa un tesoro che per ognuno è stato diverso. Talvolta per qualcuno è un grazie inaspettato detto da un bambino, per altri può essere un ricordo felice vissuto con i propri coetanei e per altri ancora il semplice fatto di trascorrere delle ore nel proprio posto sicuro, l’oratorio, con le persone alle quali si vuole bene. Ora che la fatica inizia ad essere smaltita e che la nostalgia per questo tempo passato inizia ad affiorare, è il momento di cominciare a scaldare i motori per il nuovo anno scolastico che porterà con sé molti momenti da vivere in oratorio come opportunità di aggregazione e di crescita personale.
Gianluca Panebianco