Il mandato per i prossimi Cursilli di cristianità

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Giovedì scorso nella chiesa di S. Maria Canale si sono ritrovati i membri del movimento diocesano

TORTONA- La bella chiesa di Santa Maria in Canale nella serata di giovedì 6 febbraio ha accolto un gruppo di cursillisti per celebrare il “mandato”, cioè la partenza ufficiale della preparazione dei prossimi Cursilli, le tre giorni dedicate alle donne (6-9 marzo) e agli uomini (13-16 marzo). È stato importante affidare questi incontri al Signore, per mettere nelle sue mani il desiderio di coinvolgere nella ricerca dell’amore di Cristo altri fratelli. Mons. Guido Marini ha celebrato la S. Messa con i sacerdoti del movimento, don Angelo Vennarucci e don Massimo Bianchi, alla presenza del parroco don Claudio Baldi. La coordinatrice diocesana, Cristina Spinolo, ha salutato il vescovo ringraziandolo per la sua presenza, che incoraggia il movimento a essere fedeli al suo carisma di annuncio e a essere uniti a servizio della Diocesi. Anche Mons. Marini ha rivolto alcune parole all’assemblea ricordando come in questo momento si abbia bisogno di tanta preghiera, forza e grazia del Signore. Introducendo il rito penitenziale ha invitato i presenti a chiedere perdono quando la testimonianza di Gesù non è stata limpida, coraggiosa e audace. Nell’omelia, facendo riferimento alle letture del giorno, ha messo in luce come deve essere l’annuncio e come ciascuno debba vivere la sua appartenenza al Signore. Mons. Marini ha sottolineato le parole del ritornello del salmo – “Abbiamo conosciuto, Signore, il tuo amore” – che ricordano come l’amore sia il centro della fede che è un incontro personale con l’amore di Dio, una relazione viva e vera, un’adesione non solo ai valori e alla dottrina, ma un mettere il cuore in Gesù innamorato dell’uomo. Affidarsi a Cristo per essere afferrati da Cristo e vivere il centro della fede per un annuncio che si veda negli occhi, si ascolti dalle parole, si tocchi nelle azioni. Due sono i punti del vangelo che sono stati messi in rilievo dal vescovo: il mandato affidato ai discepoli inviati a due a due e quello che devono portare con sè. L’annuncio scaturisce dalla testimonianza della vita, non solo di una persona, ma per l’amore che lega gli uni agli altri, attraverso un incontro di fraternità. “Da questo vi riconosceranno, dall’amore che avrete gli uni con gli altri”: non solo un annuncio personale, ma una condivisione fraterna per comunicare l’amore del Signore, questo è vivere l’annuncio, il mandato missionario di ciascuno, sia per i discepoli, sia per ogni cristiano. L’invito a non prendere nulla, perché nulla deriva dalle capacità e dagli strumenti, mette in risalto la consapevolezza che solo la presenza del Signore darà frutto, la Grazia di Dio opera in ciascuno e per questo la preghiera deve essere la sorgente dell’operato di ciascuno. L’impegno è quello di liberare il cuore dell’uomo dalla presenza del maligno che impedisce di incontrarsi con il volto di Dio Salvatore, per sperimentare la bellezza che Dio è tutto per noi, è salvezza, bellezza infinita e occorre fare vivere l’esperienza della salvezza. A tutti i presenti è stato chiesto di avvicinare fratelli e sorelle all’amore di Dio che salva, per essere afferrati da Cristo attraverso la fraternità e rispondere con entusiasmo all’invito “Vai ti mando io”. Così tutto sarà davvero un dono e non un peso. Al termine della celebrazione il vescovo si è intrattenuto con i cursillisti che lo hanno ringraziato per la sua affettuosa partecipazione alla vita del movimento, affidandosi alle sue preghiere.

Stefania Montolivo

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