Il modello virtuoso di Broni
Nuove riaperture ma il coprifuoco rimane alle 22. Alle Superiori lezioni al 70% in presenza. Approvato l’hub vaccinale per l’Oltrepò orientale.
Accolta la richiesta dei sindaci. «Una vittoria per il territorio»
Da lunedì 26 aprile Piemonte, Lombardia e Liguria, insieme ad altre 12 regioni italiane, sono in giallo. In base all’ultimo decreto governativo si è così potuta avviare una cauta riapertura di alcune attività finora bloccate.
In particolare per bar e ristoranti è di nuovo possibile fare servizio ai tavoli, purché all’aperto. Nelle valli e in pianura, in tutte le zone della nostra diocesi, quello appena trascorso è stato un fine settimana di grande lavoro per agriturismi, ristoranti e trattorie per farsi trovare pronti ad accogliere al meglio i clienti. In ogni centro, dal piccolo borgo fino alle città, si è registrata un’autentica “corsa al plateatico” per ottenere l’autorizzazione a occupare spazi esterni da parte dei Comuni che hanno dimostrato grande sensibilità e disponibilità in tal senso.
Nonostante il tempo piuttosto inclemente, in molti hanno deciso di riassaporare il gusto di un caffè o di una pausa pranzo al tavolo. In linea generale c’è cauta soddisfazione tra i titolari di bar e ristoranti, nella speranza che il tempo migliori nelle prossime settimane.
Sul fronte scolastico, nella gran parte degli istituti superiori la didattica si è svolta in presenza al 70%, con le prime e le quinte sempre in classe e le altre classi in presenza a rotazione. Non si sono riscontrate particolari criticità per i trasporti.
Il coprifuoco, che rimane alle 22, è stato oggetto di forti tensioni all’interno della compagine governativa tanto che Mario Draghi ha dovuto accettare il compromesso che prevede per metà maggio una modifica della norma se le condizioni epidemiologiche lo permetteranno.
La campagna vaccinale continua in tutto il territorio diocesano, in provincia di Alessandria come in quella di Pavia.
La notizia più significativa da segnalare è l’approvazione di un nuovo hub vaccinale a Broni, presso la palestra “Primo Giauro” che già aveva ospitato la campagna di somministrazione del vaccino alla popolazione ultraottantenne della città in tempo record, diventando un esempio di tempestività e di collaborazione tra medici di famiglia, istituzioni e volontariato, apprezzata anche dal consulente di Regione Lombardia Guido Bertolaso che aveva voluto incontrare il sindaco Antonio Riviezzi.
Quest’ultimo, insieme ai colleghi di Stradella Alessandro Cantù e di Casteggio Lorenzo Vigo e in rappresentanza dei sindaci dei comuni circostanti le tre città, aveva chiesto alla Regione e ad Ats Pavia l’attivazione di centri vaccinali “locali” per agevolare i cittadini e velocizzare la campagna vaccinale. Nella giornata di venerdì 23 aprile è arrivato il decreto della direzione generale Welfare di Regione Lombardia che istituisce l’hub vaccinale Oltrepò presso la palestra di piazza Italia a Broni dove sarà possibile somministrare mille dosi al giorno. Grande soddisfazione è stata espressa dal “primo cittadino” di Broni che sin dall’avvio della vaccinazione per gli ottantenni aveva caldeggiato la soluzione di un polo locale offrendo la disponibilità della struttura cittadina: «È un risultato di grande importanza per l’Oltrepò che soddisfa l’esigenza primaria di ridurre le distanze e i disagi per i cittadini, raggiunto grazie al lavoro sinergico di molti sindaci e alla collaborazione dei medici di famiglia. Verranno fornite tutte le indicazioni dettagliate su come usufruire dell’hub». Dello stesso tenore i commenti dei sindaci dei comuni vicini, ad iniziare da quello di Stradella Alessandro Cantù: «Questa notizia risulta certamente importante ed esprimo il mio ringraziamento all’assessore Letizia Moratti e a tutto lo staff della direzione generale per andare nella direzione di accoglimento delle richieste del territorio. Ho personalmente parlato con l’assessorato e ho espresso la mia massima disponibilità per una fattiva collaborazione».
Tra le voci dei centri più piccoli, la sindaca di Redavalle Pierangela Compagnoni ha fatto notare che «è una vittoria per il territorio che ci consente di proseguire sulla strada risultata vincente con la vaccinazione degli over 80 a Broni».
Marco Rezzani