Il nostro impegno per i diritti dei disabili
In Italia sono circa 3 milioni e 100 mila le persone che convivono con gravi limitazioni. Come Lucia, che abbiamo intervistato. A loro è dedicata la Giornata di domenica 3 dicembre per promuoverne il benessere e l’inclusione sociale
DI DANIELA CATALANO
Il 3 dicembre ritorna la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, una ricorrenza istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite per promuovere i diritti, il benessere e l’inclusione sociale dei disabili. Si tratta di una data importante per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide, le potenzialità e le aspirazioni di chi rappresenta circa il 15% della popolazione mondiale, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. In Italia si stima che siano circa 3 milioni e 100 mila le persone con gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere le abituali attività quotidiane. Il tema della giornata 2023 richiama l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che si propone di “non lasciare indietro nessuno” e di garantire che i disabili siano coinvolti attivamente nelle decisioni che riguardano la loro vita, la loro comunità e il loro pianeta. Anche la Chiesa italiana, con il Servizio Nazionale per la pastorale delle persone disabili, celebra la ricorrenza sabato 2 dicembre a Roma, con il webinar intitolato “E vissero per sempre infelici e scontenti? Le persone con disabilità acquisite”. Si potrà seguire in diretta, dalle 15 alle 16, sul canale YouTube della CEI (youtube.com/@ChiesaCattolicaItaliana). Quest’anno il nostro settimanale celebra la ricorrenza presentando il convegno promosso dal Comitato Provinciale Fand, che si svolgerà nella mattinata di sabato 2 dicembre ad Alessandria e che sarà moderato da Alessandra Dellacà, nell’ambito del quale Cristina Montagnoli, direttrice del “Santachiara” di Tortona, illustrerà le iniziative dell’istituto a favore dell’inclusione di soggetti disabili. Ma prima abbiamo raccolto la testimonianza di Lucia Ciurca, tirocinante presso la Caritas diocesana di Tortona: una giovane che affronta con grande entusiasmo e vitalità le sue difficoltà quotidiane.
«Per me la disabilità non è mai stata un limite»
Lucia Ciurca, 23 anni, è giunta in Italia nell’aprile del 2002 con la sua famiglia, dopo aver lasciato l’Argentina. È affetta da una disabilità che si chiama “Spina bifida – mielomeningocele”. «Da piccola – racconta – ho iniziato subito la scuola materna, sentendomi fin dal primo momento accolta da tutti, anche se nel mio Paese, quando sono nata, non si sapeva molto sulla mia patologia. Durante gli anni scolastici ho sempre partecipato a ogni iniziativa con la mia classe, fino alla fine degli studi superiori. Nonostante i limiti che la patologia potrebbe pormi, non sono una persona che si fa problemi a superarli ». Oggi Lucia lavora come tirocinante presso la Caritas Diocesana di Tortona e si occupa di contabilità utilizzando il programma Excel, collaborando con i colleghi anche per altre mansioni. «Per me la disabilità non è mai stata un limite – afferma – e non mi hai mai portata a sentirmi diversa o sentirmi inferiore a qualsiasi altra persona. Fin da piccola ho sempre fatto di più di quello che i dottori prevedevano che io riuscissi a fare». Il desiderio di Lucia è quello che in un mondo in continua evoluzione, come quello attuale, si possa giungere all’eliminazione delle barriere architettoniche per favorire una maggiore inclusione lavorativa delle persone più fragili.
Gli ostacoli quotidiani: il convegno di Alessandria
Antonio Grasso (nella foto), presidente del Comitato Coordinamento Provinciale Fand di Alessandria, è il promotore del convegno del 2 dicembre a palazzo Ghilini ad Alessandria (ore 9-12), sul tema “Gli ostacoli della quotidianità e come superarli” e ha spiegato al nostro settimanale l’obiettivo di questa giornata: «Affermare la nostra presenza sul territorio provinciale come punto di riferimento per tutte le persone con disabilità e come punto centrale da cui ripartire assieme con tutte le altre forze locali e con chi ci rappresenta a livello nazionale nelle sedi opportune». «La Federazione Fand, – ha detto – che è indipendente da ogni opinione politica, convinzione ideologica o fede religiosa, è stata costituita nel 1997, tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità, quali Anmic, Anmil, Ens, Uici, Unms, Anglat e Arpa». Grasso, già rappresentante provinciale Anglat, associazione nazionale che si occupa di trasporti, mobilità e patenti speciali, ha assunto l’incarico di presidente Fand da circa un anno. «Nella Federazione – ha aggiunto – siamo uniti da un comune impegno propositivo e operativo, al fine di rappresentare le esigenze globali delle persone con disabilità. Il perno centrale, dal quale vogliamo ripartire, è la ricerca di una collaborazione sempre più sinergica a livello nazionale e periferico con lo Stato, le Regioni, gli enti locali e con tutte le forze politiche e sociali». Il presidente è convinto che la Giornata debba essere «celebrata sempre, quotidianamente, perché le difficoltà che le persone con disabilità incontrano sono soprattutto quelle di tipo ordinario, dalla mancanza di percorsi accessibili, all’eccessiva burocrazia, a difficoltà di tipo formativo e lavorativo, e tante altre che i rappresentanti di ogni associazione illustreranno durante il convegno».
Il caso. “Santachiara” scuola inclusiva
L’Istituto “Santachiara” di Tortona da 5 anni opera come soggetto attuatore per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità, attraverso il BSL “Buoni Servizi”. Dal 2018, infatti, la scuola è accreditata in Regione Piemonte per i Servizi al Lavoro e, in collaborazione con i Centri per l’Impiego di Tortona e Novi Ligure, prende regolarmente in carico utenti iscritti al collocamento mirato e li sostiene nella ricerca attiva del lavoro. Promuove anche progetti di rete più complessi, volti ad attivare sinergie sempre più ampie e strutturate con i diversi attori del territorio per diffondere la cultura dell’inclusione. Nell’ambito della direttiva “Progetti Speciali” dal 2020 al 2022 il “Santachiara” è stato capofila dell’associazione temporanea di scopo costituita insieme alle Amministrazioni comunali di Tortona e Serravalle Scrivia, al Cisa di Tortona, al Centro “Paolo VI” di Casalnoceto, alla Cooperativa sociale “Egeria” e alla Cooperativa “San Carlo Onlus”. In due anni sono state erogate più di 500 ore di orientamento individuale, 60 ore di formazione di gruppo sulle politiche attive del lavoro, 30 di simulazione di impresa e oltre 1000 ore di affiancamento in azienda. Più di 50 utenti sono stati presi in carico nelle sedi di Tortona e Serravalle Scrivia: 4 persone inserite in tirocinio, 10 assunte (9 a tempo determinato e 1 a tempo indeterminato), 10 hanno usufruito di Borse Lavoro a cura del Cisa Tortona, del Consorzio Servizi alla Persona di Novi Ligure e dell’Asl di Alessandria. 12 giovani diversamente abili, inoltre, hanno realizzato la loro prima esperienza di socializzazione lavorativa, grazie al contributo messo a disposizione dalla Fondazione CR Tortona. Nei percorsi formativi triennali di qualifica professionale, il “Santachiara” presta particolare attenzione agli studenti e alle studentesse con disabilità e disturbi di apprendimento, garantendo continuità didattica e dialogando in modo costante con la famiglia e i servizi, mediante personale qualificato.