«Il Pd è pronto al dialogo con cattolici e progressisti»
Per il consigliere regionale Giuseppe Villani Voghera deve essere al servizio dell’Oltrepò
VOGHERA – Continuano le grandi manovre in vista delle elezioni Amministrative di Voghera.
A distanza di una settimana dalle dichiarazioni di Alessandro Cattaneo sui possibili scenari del centro-destra, interviene oggi il consigliere regionale del Pd Giuseppe Villani, rispondendo in esclusiva alle nostre domande.
Perché Voghera da 20 anni è governata dal Centrodestra? La Sinistra in città non ha più peso?
«Semplicemente perché la maggioranza dei cittadini ha ritenuto di dare il proprio consenso alle forze di quell’area. È probabile che sia stato il clima nazionale e generale, che ha riguardato soprattutto il nord, senza dimenticare il vero e proprio sistema di potere che è stato costruito negli anni e che ha saputo dare risposte, seppure negative e sbagliate, alla crisi economica, sociale e occupazionale che ha colpito Voghera e il territorio. E forse anche perché le forze che si sono poste in alternativa non sono riuscite a far passare un certo messaggio. Certamente, tutto questo ci è stato di insegnamento e ne terremo conto, anche perché il giudizio complessivo di questi venti anni di amministrazione di Centrodestra non è di sicuro positivo».
Significa che alle prossime elezioni amministrative il Pd potrebbe espugnare la roccaforte?
«Il Pd è senza alcun dubbio una forza politica che ha già dimostrato di essere fortemente competitiva e di avere idee e programmi per provare a cambiare profondamente la città. Ma queste idee e programmi devono essere capaci di sostituire una politica clientelare con veri e propri progetti di sviluppo per dare concrete e durature risposte ai ceti più deboli con una ripresa economica, occupazionale, culturale e sociale. Soprattutto, considerando il terribile momento che stiamo vivendo, legato all’emergenza sanitaria, il Partito democratico ritiene che oggi assuma ancora maggior forza la priorità relativa alla riforma del sistema sociosanitario, puntando sulla sanità territoriale, sulla prevenzione, sull’integrazione tra sociale e sanitario, tra pubblico e privato».
Cosa manca a Voghera per diventare a tutti gli effetti la “capitale” dell’Oltrepò?
«Manca una reale capacità di ascolto, di apertura nei confronti dei problemi di un territorio vasto e variegato che sicuramente ha bisogno di un progetto complessivo, ha bisogno di un punto di riferimento, ma anche di poter dare effettivamente il proprio contributo.
Tuttavia, secondo me, il tema vero è: Voghera capitale dell’Oltrepò, ma anche al servizio di questo territorio senza prevaricazioni di alcun genere».
Ilaria Balduzzi potrebbe essere il sindaco ideale?
«Assolutamente sì. E può esserlo per la sua competenza, per il lavoro che ha già portato avanti all’interno del consiglio comunale, seppure in minoranza, e anche per la sua reale disponibilità a mettersi a disposizione, con grande generosità, per un progetto ampio e inclusivo, realmente aperto a forze diverse, nell’interesse dei cittadini».
Quali alleanze si prospettano per portare a casa la vittoria?
«Il Pd ha aperto un dialogo effettivo con la società civile, quindi con tutti coloro che fanno riferimento a movimenti, associazioni, comitati… Ma soprattutto con le espressioni del mondo sanitario impegnate per costruire un’altra sanità. Si è dichiarato disponibile al confronto con le forze progressiste, ma anche con quelle cattoliche del Centro liberaldemocratico e al servizio della città per battere populismi e sovranismi».
Mattia Tanzi