Il prete delle mondine
Di Daniela Catalano
Il beato di questa settimana è un sacerdote “vicino di casa”, perché è originario della confinante Diocesi di Vigevano ed è conosciuto e venerato anche nella nostra Chiesa locale. Don Francesco Pianzola nasce a Sartirana Lomellina il 5 ottobre 1881 e, grazie al suo carattere aperto e riflessivo e alla formazione cristiana, accoglie presto la vocazione al sacerdozio. Già a 10 anni, infatti, raduna intorno a sé i bambini delle cascine vicine per insegnare il catechismo. Entra in seminario a Vigevano e il 16 marzo 1907 è ordinato sacerdote. Inizia subito l’apostolato nella sua terra, attraverso la predicazione itinerante, per annunciare il Vangelo ai poveri, agli umili, ai dimenticati delle campagne e delle fabbriche. Nel 1908 fonda, con altri sacerdoti, gli Oblati dell’Immacolata, con lo scopo di promuovere le missioni popolari e l’educazione della gioventù. Dal contatto vivo e profondo con la gente si rende conto della sofferta situazione femminile, soprattutto delle mondine. Predica più di 400 missioni in piccole e povere parrocchie, sopportando, per amore del Signore, molti disagi e umiliazioni. «Mi son fatto oblato, che vuol dire offerto. – afferma – Ebbene, sono tutto di Maria Immacolata; oblato vuol dire povero strumento delle meraviglie di Dio, e tale sarò se mi studierò di essere un “don Niente”. Un “don Niente” nelle mani di Gesù che è onnipotente». Nel 1919 fonda la Congregazione delle Suore Missionarie dell’Immacolata Regina della Pace, note anche come suore pianzoline, stabilendo la Casa Madre a Mortara, in Lomellina, perché, come “piccoli e poveri Gesù”, cerchino i più lontani nelle fabbriche, nei campi, nei cortili, nelle periferie, per assisterli e confortarli, per ripetere “con semplicità e amore” la Parola che salva. Padre Pianzola, consumato dalle fatiche, muore a 61 anni il 4 giugno 1943, proprio nella Casa Madre di Mortara dove oggi il suo corpo è esposto alla venerazione dei fedeli. È stato definito “l’apostolo della Lomellina” e “il prete santo delle mondine” e proclamato beato nella cattedrale di Vigevano il 4 ottobre 2008. La memoria liturgica ricorre il 4 giugno.
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