Il progetto “Dopo di noi” ha trovato casa a “Villa Zucca”

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Il Consorzio del Novese dei Servizi alla persona progetta con i ragazzi diversamente abili un futuro di indipendenza ed autonomia

Se, come soleva dire il filosofo, scrittore e poeta statunitense, Henry David Thoreau, «la solidarietà è l’unico investimento che non fallisce mai», i trenta Comuni facenti parte del Consorzio del Novese dei Servizi alla persona, stanno investendo bene le risorse a disposizione attraverso progetti pensati, elaborati e realizzati per rendere più facile la vita delle persone fragili.

Tra quelli più importanti e di maggiore impatto sulla vita sociale e assistenziale di un territorio con oltre 70 mila abitanti, citiamo il servizio di “Pronto intervento sociale” rivolto ad anziani, minori non accompagnati, disabili, adulti in difficoltà sociale e psico-sociale, famiglie, stranieri, persone senza dimora e il progetto “Solidarietà in movimento”, detto anche “Trasporto amico”. Non meno importanti e di impatto sull’opinione pubblica sono il “Servizio di consulenza educativa per famiglie e insegnanti” avviato in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio. Da citare anche lo “Sportello antiusura” e l’intesa con l’associazione “Cuore di Maglia” che coinvolge gli ospiti del Centro diurno nel confezionamento di abbigliamento per i bimbi nati prematuri nei reparti neonatali degli ospedali della provincia di Alessandria.

Ma al Consorzio sono abituati a guardare avanti e, di questi tempi, al progetto “Dopo di Noi”. Se ne parlava da anni, ma adesso sta per diventare realtà grazie alla perseveranza degli amministratori e alla sensibilità del commissario straordinario del Comune di Novi Ligure, Paolo Ponta, che ha deliberato di mettere a disposizione gli spazi dell’immobile “Villa Zucca” per gli scopi del progetto a favore della vita indipendente delle persone diversamente abili, finanziato dal Ministero del lavoro e dai fondi del Piano nazionale di resistenza e resilienza 2022-2026.

Questo suscita il più che giustificato orgoglio di Maria Gabriella Mazzarello, presidente del Consiglio di amministrazione del C.S.P. che commenta e spiega l’iter che avrà come atto conclusivo il definitivo utilizzo di Villa Zucca per scopi sociali: «Quell’immobile di via Verdi, lasciato in eredità al Comune di Novi da una benemerita famiglia novese oltre ai “Luoghi neutri”, già insediati, tra pochi mesi ospiterà alloggi destinati alla residenza di persone disabili in grado di avviarsi a una vita indipendente».

Quindi, ricapitolando, tre servizi del C.S.P. a Villa Zucca?

«È così, villa Zucca diventa un vero hub per le politiche di inclusione, anche se di tratta di tre strutture distinte: accanto alle tre stanze a piano terra, già a disposizione per “Luoghi neutri”, spazi per svolgere incontri riservati tra il minore e i propri familiari alla presenza di un educatore con il prioritario obiettivo di recuperare le capacità genitoriali, ci sarà anche il Centro famiglie Villa Zucca dove troveranno spazio una serie di iniziative a favore di gruppi di genitori e ragazzi sul tema della famiglia quale risorsa principale per una crescita corretta e consapevole dei ragazzi nella società moderna. Ma la vera novità è che stiamo allestendo – spiegano la presidente Maria Gabriella Mazzarello e il direttore Marco Travasino – degli alloggi da mettere a disposizione di persone disabili che abbiano la volontà di provare ad avviarsi verso una vita indipendente attraverso un percorso che parte dal progetto di vita individuale e sfocia nell’autonomia nella gestione del quotidiano, affrancandosi via via dalla famiglia di origine».

E qui si tratta del progetto “Dopo di noi”.

«L’input che ci ha accompagnato all’attivazione del progetto lo ha dato la legge 112 del 22 giugno 2016 recante disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave, prive del sostegno familiare. La norma ha introdotto, per la prima volta nell’ordinamento italiano, specifiche tutele per le persone con gravi disabilità quando viene meno il sostegno familiare. L’obiettivo è garantire la massima autonomia e indipendenza delle persone con disabilità, consentendo loro, per esempio, di continuare a vivere anche quando i genitori non possono più occuparsene e di poterlo fare in contesti il più possibile simili alla casa familiare».

Quando saranno pronti gli alloggi da mettere a disposizione delle persone diversamente abili che intendono avviarsi a una vita indipendente?

«Ricevuta la disponibilità dei locali che sono di proprietà del Comune di Novi, abbiamo accelerato l’iter progettuale che avevamo predisposto sin dall’epoca dell’Amministrazione guidata dal sindaco Gian Paolo Cabella. Stiamo predisponendo il progetto appaltando i lavori di adeguamento dei locali, con l’obiettivo di metterli a disposizione degli aventi diritto entro la prossima primavera».

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