Il ricordo di don Adamo Accosa e del suo messaggio di pace

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CELLA DI VARZI – Domenica 7 luglio, presso il Tempio della Fraternità di Cella di Varzi, si svolgerà la cerimonia in ricordo del fondatore don Adamo Accosa, alla presenza di moltissime associazioni combattentistiche e d’arma, autorità civili e militari. La santa messa, alle ore 11, sarà celebrata da don Luigi Bernini, successore di don Adamo nel ruolo di rettore del Tempio. La liturgia sarà animata dai canti del coro parrocchiale, al termine della funzione si svolgerà la commemorazione presso il piccolo cimitero di Cella dove don Adamo riposa. Sarà presente anche l’Associazione Arma Aeronautica di Pavia, per l’annuale “Giornata Azzurra”.

Don Adamo Accosa nacque a Santa Giuletta nel 1918, allo scoppio della seconda guerra mondiale, nel 1940, fu arruolato come cappellano militare destinato alla Grecia e all’Albania.

Al termine della guerra chiese al proprio vescovo di essere mandato in un piccolo paese dove potersi ritemprare nel corpo ma soprattutto nello spirito, e gli venne quindi affidata la parrocchia di Cella di Varzi. In quegli anni era tormentato dall’idea di poter fare qualche cosa per lanciare un messaggio di pace e fraternità tra i popoli e le nazioni, e avendo la necessità di ricostruire la piccola chiesa di Cella, gli venne in mente quella che lui definì la sua “seconda vocazione”, cioè l’idea della realizzazione del Tempio della Fraternità. Decise così di realizzare una nuova chiesa dalle macerie della vecchia chiesa parrocchiale del suo paese, raccogliendo tutte le rovine della guerra, che nei primi anni ’50 erano ancora tante, e di trasformare gli ordigni di distruzione e di morte in simboli e richiami di vita.

Iniziò quindi a scrivere a tutte le personalità che avevano potere in quegli anni, sindaci delle principali città italiane ed europee, politici, personaggi famosi ed ecclesiastici al fine di ottenere appoggi per la realizzazione della sua opera. Si recò, a tal proposito, anche a Parigi dove conobbe il futuro pontefice Giovanni XXIII che era nunzio apostolico nella capitale francese. Il nunzio abbracciò subito l’idea, dando un contribuito economico, ed inviando a Cella la prima pietra, raccolta tra le macerie di una piccola cappella della Normandia, distrutta durante lo sbarco degli alleati in quella regione. Dopo quella rovina arrivata a Cella il 7 settembre 1952, ne arrivarono moltissime altre e si iniziò l’edificazione materiale: la chiesa fu inaugurata il 17 settembre 1958.

Don Adamo morì a Cella il 10 luglio 1993, il suo ricordo e il suo messaggio di pace sono tuttora attuali più che mai e rivivono nel Tempio della Fraternità.

 

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