Il Rinnovamento nello Spirito è dono per la Chiesa

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La Giornata diocesana con il Vescovo e la celebrazione eucaristica sul vizio della gola

TORTONA – Domenica 10 marzo si è svolta presso il Seminario di Tortona, la Giornata diocesana del Rinnovamento nello Spirito Santo alla quale hanno partecipato i sette Gruppi della Diocesi e quanti hanno voluto condividere l’esperienza spirituale. Dopo la preghiera carismatica iniziale, il relatore, don Mario Novara, consigliere spirituale regionale del Rinnovamento Ligure, ha parlato del Rinnovamento come corrente di grazia, prendendo spunto dalle parole che Papa Francesco aveva rivolto all’associazione, in occasione della sua partecipazione alla Convocazione Nazionale RnS del 1° giugno 2014: “Voi siete nati da una volontà dello Spirito Santo come una corrente di grazia nella Chiesa e per la Chiesa. Questa è la vostra definizione: una corrente di grazia”. Don Mario ha sottolineato che il Rinnovamento è una espressione della Chiesa in Italia e nel mondo ed è, in un certo senso, comune a tutti i battezzati. Dopo un momento di pausa, i partecipanti alla giornata, si sono traferiti nella cappella del Seminario dove si è svolta l’adorazione eucaristica, nel corso della quale si è avuto modo di intercedere non solo per il Rinnovamento, ma anche per gli altri Movimenti, la Chiesa locale e universale, i sofferenti nel corpo, nella mente e nello spirito, per la nostra città, per la nazione. Al termine, nel refettorio, i presenti hanno consumato un pasto comunitario mettendo in comune quanto ognuno aveva portato. Il pomeriggio è iniziato con due brevi insegnamenti, tenuti da Silvia Arata, membro di comitato diocesano, riguardante i criteri di identità e appartenenza al Rinnovamento e da Antonella Nocera, membro di equipe formazione regionale, che ha parlato dei vari livelli formativi all’interno del Movimento.

All’arrivo del Vescovo, dopo il saluto dell’assemblea, il Coordinatore diocesano, Domenico Cirigliano, ha rivolto a Mons. Viola parole di ringraziamento e ha sottolineato quanto il Rinnovamento sia a livello Nazionale sia locale, si impegni a vivere la comunione ecclesiale con il Vescovo, che rende missionari i gruppi rendendoli capaci di evangelizzare. Ha inoltre sottolineato l’importanza della formazione che prepara ad annunciare la Parola. È seguito l’intervento di mons. Viola dai contenuti altamente spirituali, che ha preso spunto dal capitolo quarto dell’Esortazione apostolica “Gaudete et Exsultate”, riguardante “alcune caratteristiche della santità nel mondo attuale”, facendole calare non solo nella vita personale, ma anche in quella comunitaria. È seguito, infine, il momento centrale della giornata: la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo, con don Mario Novara e don Prospero Digilio, consigliere spirituale RnS della Diocesi. Monsignor Vescovo nell’omelia ha esortato i numerosi presenti a camminare nel Rinnovamento, dono del Signore alla Chiesa, prendendo decisioni comunitarie sempre nell’ascolto dello Spirito Santo.

Venerdì 15 febbraio, don Paolo Padrini, alle ore 21, in cattedrale, ha presieduto la celebrazione eucaristica che rientra nel ciclo proposto dal Rinnovamento sui vizi capitali. Il vizio di cui ha parlato era la “gola”. Erano presenti anche don Claudio Baldi e il coordinatore diocesano Domenico Cirigliano.

Don Paolo ha fatto una premessa molto interessante, ribadendo che la Chiesa ci mette a disposizione dei temi, dei momenti, che ci fanno capire come la nostra fede va vissuta nel concreto, nella vita di tutti i giorni. Per potere chiedere guarigione, occorre conoscenza nel profondo ed essere consapevoli che la nostra vita è certamente coinvolta dalla tentazione del maligno che si manifesta concretamente nei vizi, ma è completamente avvolta dall’amore di Dio che ci guarisce. Prima dei vizi, viene l’amore di Dio! Quando si parla del vizio della gola, si pensa al cibo, al mangiare, ma guardando alla fede, bisogna rendersi conto che anche l’Eucaristia “viene mangiata”. Il mangiare l’Eucaristia mette nella logica del dono, mentre il vizio della gola è il possedere il cibo. La gola non è solo l’atto del mangiare, ma anche quando si diventa giudici supremi della vita dei fratelli. Don Paolo ha anche sottolineato la differenza tra il fare un pasto da soli o essere alla mensa. Sembra la stessa cosa, ma in realtà sono due cose diverse, poiché alla mensa si condivide il cibo. Il gesto concreto di prendere il cibo, va declinato sia come accoglienza di un dono ricevuto da Dio, sia nel piacere vero del mangiare che diventa occasione di stare insieme agli altri. Inoltre, quando prepariamo la mensa, dovremmo sempre lasciare un posto vuoto che ci ricorda coloro, che non hanno da mangiare. La riflessione di don Paolo è terminata con una considerazione e un impegno. Se si vive concretamente l’atto del “mangiare”, si può sicuramente comprendere quanto il vizio della “gola” sia pericoloso come tutti gli altri e imparare ad aver cura davvero della nostra vita, entrando nella logica del dono e della condivisione.

Lunedì 1 aprile, alle ore 21, sempre in cattedrale a Tortona, don Claudio Baldi presiede l’Eucaristia e riflette sul vizio capitale dell’invidia.

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