Il saluto a padre Alberto e ai cappuccini

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Il vescovo ha celebrato la Messa nella pieve di Varzi

VARZI – Fu dal 1623 che i cappuccini si stabilirono per la prima volta nell’antica pieve di Varzi, accanto alla quale successivamente edificarono il convento. Nel 1802 Napoleone soppresse la chiesa e il convento che successivamente furono affittati e adibiti a fienile. Nel 1903 i frati cappuccini ritornarono e riscattarono il complesso, custodendolo fino ad oggi con passione e intelligenza. Molti sono i piacevoli ricordi dei varzesi legati ai frati; frate Corrado, padre Luigi, padre Giovanni Maria Tognazzi, padre Corneglio, padre Giambattista, frate Siro, padre Gianni, padre Angelo fino a padre Alberto Polovio che, dopo 35 anni, giunto al meritato riposo, lascia il convento per unirsi ai confratelli presso la casa madre.

Alla Santa Messa di saluto, che è stata celebrata domenica 26 febbraio dal vescovo Mons. Guido Marini, hanno partecipato il ministro provinciale frate Roberto Rossi Raccagni, il vicario episcopale don Gian Luca Vernetti, il parroco di Varzi don Francesco Favaretto, il vice sindaco di Varzi Luigi Antoniazzi e l’assessore Gabriele Indolenti, i sindaci di Bagnaria e Pozzol Groppo Mattia Franza e Pietro Draghi, il comandante della Stazione dei carabinieri maresciallo Felice Ruoppolo e Nicoletta Marenzi, direttore operativo della Fondazione “San Germano” che per 50 anni gestirà il convento, sempre comunque con finalità benefiche. La chiesa passa di competenza a don Francesco Favaretto che, limitatamente agli onerosi impegni, continuerà a garantire le tradizionali funzioni liturgiche.

Remo Tagliani

Nella foto: Il Maresciallo Felice Ruoppolo, Nicoletta Marenzi, Luigi Antoniazzi, padre Alberto Polovio, Mons. Guido Marini, Mattia Franza, Gabriele Indolenti, frate Roberto Rossi Raccagni

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