Il saluto della Chiesa ligure al vescovo Nicolò Anselmi
GENOVA – Venerdì 13 gennaio scorso con una concelebrazione eucaristica la Diocesi e la città di Genova hanno salutato Mons. Nicolò Anselmi, che domenica prossima, 22 gennaio, farà il suo in- gresso nella Diocesi di Rimini, di cui è stato nominato Vescovo.
Tantissimi coloro che hanno voluto essere presenti alla celebrazione: Mons. Nicolò nei suoi anni di ministero sacerdotale a Genova ha ricoperto tanti incarichi e ha saputo intrecciare relazioni e collaborazioni fruttuose e positive con tutti, dai fedeli nelle parrocchie agli studenti di cui è stato docente, ai giovani delle associazioni e dei movimenti fino al mondo universitario, culturale e sociale della città. Erano presenti i Vescovi della Regione Ecclesiastica Ligure, il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo Emerito di Genova, e tanti sacerdoti, tante autorità cittadine, in una Cattedrale gremita di fedeli desiderosi di essere ancora una volta vicini a don Nicolò per dimostrargli affetto e gratitudine per i tanti anni di servizio alla Chiesa e alla comunità diocesana.
Nel suo saluto, l’Arcivescovo ha espresso parole di stima e gratitudine, volendo ringraziare particolarmente Mons. Nicolò per i due anni di lavoro insieme, in spirito di collaborazione e vicinanza. Nell’omelia, Mons. Nicolò ha voluto prima di tutto dire “grazie”: ai vescovi liguri e genovesi per la loro presenza, alle autorità politiche e militari, a tutti i confratelli diocesani, e a coloro che hanno preso parte alla celebrazione, dalla sorella Maria Paola ai tanti amici, incontrati in questi lunghi anni.
Nelle parole di Mons. Nicolò trasparivano tanta commozione e gratitudine: “Grazie di tutto il bene ricevuto. Vorrei abbracciare tutte le persone che mi hanno voluto bene in questi anni, un fiume d’amore che mi ha travolto al di là delle mie aspettative”. Attraverso il vice sindaco Pietro Piciocchi, le autorità locali hanno portato il loro saluto
a Mons. Nicolò. Al termine della celebrazione, tutti hanno potuto salutare personalmente il vescovo.
Francesca Di Palma
Il Cittadino