Il tennis tavolo Derthona cerca tesserati
Pallina e racchette da un quarto di secolo: il ping pong raccontato da Emilio Arbasino
TORTONA – Uno sport di nicchia, di cui ci ricordiamo solo ogni quattro anni perché lo vediamo ai giochi olimpici, è il tennis tavolo o ping pong. Oggi andiamo alla scoperta della Asd Tennistavolo Derthona, attraverso le parole del presidente Emilio Arbasino.
Come nasce il Tennistavolo Derthona?
“La storia del tennis tavolo a Tortona e della nostra società attuale risale ormai a 25 anni fa, i tesserati sono sempre rimasti per lo più costanti e hanno permesso di schierare due e anche tre formazioni nei vari campionati a livello regionale, arrivando a disputare una serie C2, che è l’ultima serie regionale prima dei campionati nazionali.
Molti dei migliori giocatori della regione hanno militato nelle fila del Tennistavolo Derthona, ma, come spesso succede in questo sport, non è mai esistito un bacino di giovani che venissero allenati per entrare nelle formazioni agonistiche.
Questo è ovviamente vero anche per moltissime realtà nazionali del nostro sport: avere un vivaio con allenatori tesserati è sicuramente un’eccezione ed è anche il tallone d’Achille del tennistavolo in Italia”.
Insomma le difficoltà non mancano, purtroppo…
“Personalmente sono rientrato nel 2016 come presidente in questa società. Da allora abbiamo assistito ad una fuga di tesserati e siamo passati da avere una ventina di iscritti, con sempre due squadre che gareggiano, con buoni risultati, nei campionati regionali, alla stagione attuale con soli 7 tesserati ed una sola squadra agonistica”.
State pensando di fare qualcosa per invertire la rotta?
“Certamente sì. Mi sono messo anche alla ricerca di una soluzione per portare la società nella vicina Voghera, questo per poter trovare tesserati in più. Ovviamente nulla è deciso e posso dire che il Comune di Tortona ci è stato molto vicino in questi momenti ascoltando le nostre richieste e assecondandoci in più di un’occasione”.
Ma torniamo alle cose belle che avete fatto in questi anni…
“La squadra è attualmente in testa alla classifica nel proprio girone di D2. Quest’anno abbiamo fatto esordire con risultati brillanti il nostro campioncino Adriano Delucchi, classe 2005 e tantissima grinta, peccato che i restanti ragazzi, che la scorsa stagione hanno vinto il proprio girone di D3, hanno lasciato per motivi vari.
Speriamo però di poterli riavere a bordo la prossima stagione. Stiamo organizzando una festa per il 6 aprile, dalle ore 14 in poi, sfruttando la comunicazione che la Federazione mondiale (Ittf) sta portando avanti relativamente alla giornata mondiale del tennis tavolo. Abbiamo bisogno che vengano tante persone per conoscere davvero il ping pong e ci auguriamo che vogliano provare e tesserarsi con noi così da poter avere le risorse per affrontare un’altra stagione. Questo è un altro punto, tantissime persone conoscono o pensano di conoscere il ping pong, per averlo praticato magari in oratorio; invece il ping pong (che noi addetti ai lavori chiamiamo tennis tavolo) è davvero uno sport completo, adatto a tutte le età e che porta numerosi vantaggi a livello di riflessi e di concentrazione. Invito tutti sabato 6 aprile dalle 14 alla palestra Bianca in corso Garibaldi 9. La manifestazione è patrocinata dall’ufficio allo sport del Comune di Tortona e dal comitato regionale della Fitet, la federazione nazionale del tennis tavolo. Per ulteriori informazioni potete visitare la pagina internet (emilio68it.wixsite.com/asdttderhona) o Facebook ASD Tennis Tavolo Derthona”.
Qualche curiosità sull’origine di questo gioco.
Il tennis tavolo trae origine, come il tennis (dal francese “tenez”), dall’antico gioco conosciuto come jeu de paume o pallacorda, divenuto popolarissimo dal 1880 in Francia, Inghilterra e Stati Uniti come lawn tennis (tennis da prato).
Come molti altri sport, il tennis tavolo è nato come gioco di svago.
Con l’impossibilità di giocare il tennis all’aperto nei periodi invernali per la mancanza di strutture al coperto, in Inghilterra durante gli ultimi 20 anni del XIX secolo si sviluppò la moda di un tennis “casalingo” che veniva giocato dopo cena all’interno dei famosi circoli dell’alta società londinese con materiali e attrezzature improvvisate.
Franco Scabrosetti