Il Vescovo: “Difendiamo il giusto diritto al lavoro”
Lunedì 3 dicembre la visita allo stabilimento della Pernigotti di Novi Ligure
NOVI LIGURE – Lunedì 3 dicembre i lavoratori in presidio permanente allo stabilimento Pernigotti hanno ricevuto la visita del Vescovo Monsignor Vittorio Viola. Fin dalle prime notizie, circa l’annunciata chiusura dello storico stabilimento dolciario Mons. Viola ha espresso parole di solidarietà e vicinanza ai lavoratori e alle famiglie, condannando fermamente l’economia “malata” che antepone il profitto alle persone. Tutta la comunità diocesana si è stretta intorno ai dipendenti dell’azienda, prima celebrando la Messa nello stabilimento e poi aprendo un conto corrente insieme alla Caritas diocesana per raccogliere contributi a favore dei lavoratori della Pernigotti e anche di quelli dell’Iperdì che sono in attesa di conoscere il loro futuro.
Lunedì il Vescovo si è recato presso il presidio permanente che i lavoratori intendono mantenere, nonostante le richieste di sgombero della proprietà, almeno fino al prossimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, a Roma, fissato per martedì 8 gennaio. “L’unità – ha detto Viola – è l’unica forza a cui attingere per continuare la lotta in difesa del lavoro che è un diritto sancito dalla Costituzione Italiana”.
Ha ribadito la vicinanza della comunità diocesana, promettendo nuovi momenti di incontro, riflessione e preghiera anche nel periodo delle feste natalizie. “In una società che va sempre più verso la frammentazione – ha aggiunto – siamo stati capaci di compattarci in modo non scontato”. Ad accompagnare il Vescovo in questa visita, accolta favorevolmente dai lavoratori in presidio, c’era il sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere che è sempre stato accanto a loro in questi giorni di ansia e di preoccupazione. Sabato 1° dicembre migliaia di persone sono scese in piazza per dire “no” alla chiusura della Pernigotti e per sostenere i lavoratori dell’IperDì, da quattro mesi senza stipendio. Grande è stata la partecipazione di tanti lavoratori di cui molti provenienti da altre realtà lavorative piemontesi. Numerosi i politici presenti, insieme ai sindaci del circondario e al presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. I sindacalisti e i lavoratori si sono detti pronti a fare ogni sforzo necessario per tenere aperta la fabbrica e chiedono alle istituzioni e al Governo di appoggiare la loro lotta. Non è possibile, infatti, tollerare la terziarizzazione della produzione di Pernigotti in aziende che sono a 200 chilometri di distanza da Novi.
“Non significherebbe solo cancellare lavoro – hanno detto – ma cancellare una storia, perdere prodotti di qualità e impoverire Novi, il Piemonte e tutto il Paese”. Luca Patelli, uno dei portavoce degli operai, il più giovane all’interno della fabbrica, ha affermato che “Novi ha bisogno della Pernigotti e la Pernigotti di Novi. La presenza di tanti cittadini novesi è la risposta che ci aspettavamo”. Il Sindaco si è rivolto alla piazza con queste accorate parole: “Cari lavoratori, non vi lasceremo soli soprattutto nei prossimi giorni, quando per chi vive una situazione di sofferenza diventa tutto più duro e difficile”. La manifestazione di sabato e la visita del Vescovo sono il segno tangibile di una vera dimostrazione di affetto che vale più di mille parole.
Daniela Catalano