Il vescovo ha celebrato la Messa nel carcere di Voghera
Per la commemorazione di San Basilide patrono della Polizia Penitenziaria
VOGHERA – Lunedì 29 giugno la Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale vogherese ha reso omaggio al patrono san Basilide che la Chiesa commemora il 30 giugno.
Alle ore 19 nel cortile di ingresso della struttura è stato allestito l’altare per la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Mons. Vittorio Viola. Con lui anche il cappellano, don Luigi Tibaldo, e il sacerdote don Pietro Sacchi, entrambi orionini.
Il pastore diocesano ha rivolto un affettuoso saluto di benvenuto alle numerose autorità presenti. Insieme alla direttrice del carcere, Stefania Mussio, erano presenti Michela Morello Commissario coordinatore comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria, il Prefetto di Pavia Rosalba Scialla, il comandante dei Carabinieri di Voghera Giuseppe Pinto, Rossana Bozzi in rappresentanza del Questore, il sindaco di Voghera Carlo Barbieri, il presidente del Consiglio Comunale Nicola Affronti, il comandante della Guardia di Finanza, la presidente della Croce Rossa di Voghera Chiara Fantin, l’Ispettrice delle Infermiere Volontarie di Voghera Emma Messere, l’ANPPE (Associazione nazionale polizia penitenziaria), l’ANC (Associazione Nazionale Carabinieri) e gli Alpini di Voghera, insieme agli agenti e agli educatori.
Mons. Viola nell’omelia ha tratteggiato la figura del martire Basilide vissuto nel III secolo d. C. al tempo delle persecuzioni dei cristiani.
Il soldato romano addetto ad accompagnare i condannati a morte fu convertito alla fede cristiana non solo dalle parole di Origene ma anche dall’esempio di una giovane fanciulla costretta a subire un terribile martirio in nome della sua adesione a Cristo.
«Il soldato si trova di fronte a una donna che non ha paura di morire perché ha in lei la forza che viene da Gesù – ha detto Padre Vittorio – quella stessa forza che spingerà poi Basilide a rinnegare gli dei e a morire martire».
Il martirio, infatti – ha proseguito – può sembrare il massimo del fallimento umano ma in realtà nasconde una sapienza che viene rivelata nella morte di Gesù in croce, l’offerta estrema di amore di Dio per ogni uomo».
Proprio il suo amore che trasforma tutto, impedisce la condanna eterna. Basilide è il patrono della polizia penitenziaria per il suo gesto di pietà verso i condannati a morte.
In lui è avvenuto l’incontro tra giustizia e compassione che «nell’amore di Dio sono la stessa cosa».
Il vescovo ha esortato gli agenti «che svolgono un servizio prezioso, ad avere sempre uno sguardo capace di andare oltre e di lasciare spazio alla speranza, pieno di quell’umanità che consente al carcere di essere luogo di rinascita».
Prima della benedizione finale un poliziotto ha letto la preghiera rivolta al santo.
Al termine della funzione si è svolta la cerimonia di commiato del Comandante di Reparto, il Commissario Michela Morello che dopo un anno e mezzo lascia Voghera per una nuova destinazione.
Nel salutare i colleghi e la direzione del carcere ha espresso parole di gratitudine e di affetto e ha augurato a tutto il personale di continuare a svolgere con impegno e serietà la loro missione.
Anche la direttrice della casa circondariale ha ringraziato la poliziotta che si è rivelata una valida e preziosa collaboratrice, il vescovo per la sua presenza e tutte le autorità intervenute. Un brindisi finale nella luce del tramonto ha concluso la festa del santo patrono.