Il vescovo incontra gli “Alcolisti anonimi”
La visita nella sede tortonese dell’associazione
TORTONA- Nella serata di martedì 23 gennaio il vescovo è stato accolto nella sede dell’associazione “Alcolisti Anonimi”, che fa parte della Consulta per i servizi al volontariato del comune di Tortona. Una realtà che non molti conoscono, ma che è operativa a Tortona da parecchi anni. Il referente del comitato è Marco Bianchi che ha fatto gli onori di casa a Mons. Marini, con lui erano presenti anche il sindaco Federico Chiodi e alcuni rappresentanti dell’Amministrazione comunale. Il gruppo di Tortona è l’unico operante su tutto il territorio provinciale ed è attivo dal 2005. Ha come scopo il recupero personale e sociale dell’alcolista e all’inizio dell’incontro è stato illustrato quello che è il percorso realizzato da quanti si rivolgono a questa realtà. Il sindaco ha ringraziato i membri del gruppo per il coraggio di condividere le loro esperienze e per la preziosa opera svolta dall’associazione. Anche il vescovo, nel prendere la parola, ha espresso gratitudine a tutto il gruppo per l’invito e per la disponibilità dimostrata. Ha affermato di essere rimasto colpito da tre parole emerse nel corso della serata. La prima è stata “cuore”: «Voi ci avete dato un grande insegnamento. Se anche noi riuscissimo di più a sviluppare l’arte del parlare cuore a cuore come fate voi, la nostra vita sarebbe migliore ». La seconda era “cammino”, perché è quello che ogni alcolista compie per arrivare a una vera rinascita, a “una vita nuova”. «In questo cammino di rinascita – ha detto Mons. Marini – mi ha colpito il fatto che sia iniziato quando, con umiltà e coraggio, avete fatto verità riconoscendo il dramma che stavate vivendo e questo è coinciso con qualche fatto che vi ha aiutato ad avere consapevolezza ». «Il vostro cammino – ha aggiunto – riguarda anche noi perché tutti dobbiamo fare verità sulla nostra vita, riconoscendo con gioia che c’è sempre un momento in cui la Provvidenza ci tocca e ci aiuta a riprendere la strada». E, infine, amore, quello che ha sostenuto e incoraggiato i membri del gruppo nel loro percorso. A loro ha detto: «Voi siete terre aride che, a un certo punto, grazie a un amore che si è fatto presente, siete rinate. Grazie perché ci avete ricordato che il grande tema della vita è trovare l’amore vero. Amare ed essere amati». «L’amore – ha concluso Mons. Marini – è l’ancora di salvataggio per la vita di ciascuno e proprio l’ancora è il simbolo che gli antichi attribuivano a Gesù che è il Signore e il Salvatore, Colui che può aiutarvi nella vostra esperienza di vita nuova».
s.b.