In cammino con la Madonna lungo le strade della città

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Concluso il mese mariano delle parrocchie di Tortona con la processione guidata dal vescovo dalla cattedrale al santuario della Guardia

TORTONA – La sera di martedì 31 maggio, le parrocchie della città si sono riunite insieme al loro Pastore, Mons. Guido Marini, per concludere solennemente il mese mariano. Dalla cattedrale, si è snodata la processione, guidata dal vescovo, con la statua della Madonna che ha raggiunto il santuario orionino della Madonna della Guardia. Molti i fedeli che hanno preso parte a questo momento di preghiera insieme ai ragazzi e alle ragazze della Prima Comunione, ai loro genitori, ai religiosi e alle religiose, ai sacerdoti e alle autorità civili locali. Durante il percorso la recita del Santo Rosario è stata intervallata dalle note della banda musicale di Alessandria. Giunti in santuario, dopo aver accolto la statua della Vergine, il vescovo si è rivolto ai presenti sottolineando tre particolari che hanno caratterizzato la celebrazione. Il primo: aver ripetuto tante volte l’Ave Maria. «La preghiera del Rosario – ha detto – significa dire alla Madonna tante volte che le vogliamo bene, che l’amiamo, la portiamo nel nostro cuore e siamo contenti che sia con noi. Ripartiamo da questa processione con il desiderio di pregare il Rosario rendendolo sempre vivo, sempre bello perché espressione del nostro amore filiale a Maria». Il secondo particolare è l’aver camminato lungo la strada: «La preghiera del Rosario è la preghiera che ci accompagna lungo la strada della vita. In questo camminare pregando – ha continuato il vescovo – è come avvertire la dolcezza di essere portati per mano, guardati, accompagnati e protetti da Maria. La corona in mano è un segno della nostra mano che si intreccia con la mano della Madonna sentendosi davvero portati da Lei». Il terzo è l’aver cantato nella gioia: «In questa festa della visitazione della Vergine alla cugina Elisabetta – ha aggiunto – come il cuore di Maria canta nella gioia, anche noi vogliamo cantare per la presenza di Gesù nella nostra vita. Quando siamo con Lei ci aiuta a mettere al centro Gesù trovando il motivo della gioia autentica». Al termine della riflessione, il rettore, don Renzo Vanoi, ha ringraziato il vescovo perché grazie a lui si è potuto realizzare quanto bel momento di comunione: «Le siamo davvero grati perché ci siamo sentiti una Chiesa unita che cammina insieme e questo vogliamo sia uno dei primi passi per continuare questo cammino di unità. Don Orione ha amato davvero tanto la Madonna nella sua vita ma ha amato tanto anche il suo vescovo.

Lei è il vescovo di Don Orione e per questo oggi e sempre le promettiamo filiale obbedienza proprio come al nostro santo della carità». Mons. Marini concludendo ha affermato: «Questa serata rimanga nella nostra esperienza di fede, perché nel ripetere l’Ave Maria abbiamo imparato che il Rosario è la preghiera di coloro che amano la Madre di Dio. Rimanga in noi il segno di una gioia che trova la sua origine, il suo motivo, la sua verità, nella presenza di Gesù nella nostra vita». Poi è salito al tempietto e, ai piedi della Madonna, ha impartito la solenne benedizione su tutti i presenti.

Fabio Mogni

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