Inaugurata la Casa dell’Agal

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A Pietra de’ Giorgi l’alloggio per i bambini malati in cura al San Matteo

PIETRA DE’ GIORGI – “La natura che cura”, “l’ospitalità che cura”: sono queste le parole che sono risuonate a Pietra de’ Giorgi sabato 11 maggio nel pomeriggio in occasione dell’inaugurazione della “Casa dei Melograni”, la struttura di accoglienza per bambini affetti da malattie oncoematologiche, realizzata nell’ex asilo parrocchiale di Ca-stagnara e che sarà gestita dall’Agal, l’Associazione Genitori e Amici del Bambino Leucemico.

In effetti il contesto naturale in cui sorge la casa avrà sicuramente un ruolo fondamentale nel-l’assicurare un po’ di serenità ai piccoli pazienti e ai loro genitori in un periodo tanto difficile della loro vita, in un clima famigliare e accogliente.

Il recupero dell’edificio è stato realizzato dal comune di Pietra de’ Giorgi, grazie al Progetto Oltrepò (bio) diverso, promosso dalla Fondazione per lo sviluppo dell’Oltrepò Pavese con il sostegno di Fondazione Cariplo nell’ambito del Programma Intersettoriale AttivAree, per la rivitalizzazione delle a-ree interne. Hanno contribuito all’allestimento della casa molte associazioni del territorio, nonché privati cittadini. La struttura si compone di sei mini alloggi autonomi per un totale di 24 posti letto, con aree comuni e fuori un’ampia area verde con spazi per lo sport ed il gioco. Molte le persone che si sono date appuntamento per l’inaugurazione: tra gli altri il Prefetto della Provincia di Pavia Silvana Tizzano, numerosi sindaci, rappresentanti delle forze dell’ordine e del volontariato, i consiglieri regionali Giuseppe Villani e Roberto Mura, il comandante provinciale dei carabinieri Danilo Ottaviani, Rita Bacchella di Fondazione Cariplo, il presidente della Fondazione Policlinico San Matteo Alessandro Venturi, il presidente della Fondazione per lo sviluppo dell’Oltrepò Pavese Riccardo Fiamberti, il direttore dell’Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Pavia Marco Zecca, il direttore dell’Oncologia del Policlinico Paolo Pedrazzoli, la presidente di Agal Clara Baggi. A far gli onori di casa il sindaco di Pietra de’ Giorgi Gianmaria Testori e il parroco don Tonino Moroni.

“L’Amministrazione Comunale di Pietra de’ Giorgi – ha affermato Testori – pensa che quest’opera sia di fondamentale importanza per il territorio: è un investimento sulla solidarietà che crea un’importante opportunità per l’Oltrepò. L’iniziativa getta le basi per la crescita solidale della popolazione: molti cittadini già da ora si stanno interessando ad aiutare l’Agal nell’accoglienza di queste nuove famiglie che verranno a risiedere, anche se per periodi limitati, nel nostro Comune. L’aspetto innovativo di questo progetto è l’aver messo in circolo la solidarietà anche in un piccolo centro come il nostro”. Al termine del suo intervento ha ringraziato tutte le istituzioni e quanti hanno offerto il loro impegno, a iniziare dalla Diocesi di Tortona e dalla Parrocchia per aver messo a disposizione la struttura. Il Prefetto, a una delle sue prime uscite dopo la sua nomina, si è detta felice dell’opera, ha elogiato il sindaco e i suoi collaboratori e ha espresso la speranza che l’iniziativa di Pietra non resti isolata, ma sia d’esempio per una proficua collaborazione tra istituzioni. “Grazie al programma AttivAree di Fondazione Cariplo possiamo fare rete – ha aggiunto Riccardo Fiamberti, presidente della Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese – e con Oltrepò (bio)diverso mettiamo il Comune, AGAL, associazioni e imprese sul territorio, privati cittadini in condizione di dare una risposta concreta a un’esigenza reale e urgente. Un’esperienza che potrebbe rappresentare un modello e che ci auguriamo si possa replicare anche in altri e nuovi contesti”. Prima del taglio del nastro e della benedizione il sindaco ha ricordato commosso la figura del compianto don Valentino Arpesella, parroco di Pietra de’ Giorgi che in quella canonica e in quell’asilo spese tante energie: “Se siamo riusciti a fare del bene è perché don Valentino ce lo ha insegnato, dandoci per primo l’esempio”.

Marco Rezzani

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