Incendio al centro multi-raccolta di Asm

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La sindaca: «Le polveri sottili non sono aumentate rispetto ai giorni precedenti»

VOGHERA – «Le polveri sottili non sono aumentate rispetto ai giorni precedenti all’incendio. Questa è sicuramente una buona notizia». È iniziata così la conferenza stampa indetta dalla sindaca Paola Garlaschelli andata in scena lunedì pomeriggio in municipio a Voghera per riferire dell’incendio divampato domenica nel centro multi-raccolta di Asm in strada Folciona. «Al centro multi-raccolta ci sono ancora dei focolai che i Vigili del fuoco tengono sotto controllo. I dati che emergono da Arpa – sottolineano in coro la sindaca e l’assessore all’Ambiente Carlo Fugini – sono confortanti. Anche perché non sono bruciati rifiuti speciali ma solo carta e plastica».

Sulle cause del rogo la Garlaschelli è schietta: «Le forze dell’ordine stanno visionando le telecamere di sorveglianza che ci daranno delle risposte precise. Per ora è presto dire come tutto questo possa essere accaduto».

Per i dirigenti di Asm Voghera «l’incendio sviluppatosi nel tardo pomeriggio di domenica nel centro multi-raccolta dei rifiuti potrebbe essere di origine dolosa». Saranno le telecamere di videosorveglianza che coprono l’intero perimetro di quest’area a fare chiarezza su quanto accaduto. I filmati sono già al vaglio delle forze dell’ordine. Intanto anche nella giornata di lunedì è proseguito il lavoro da parte dei Vigili del fuoco di Voghera per domare le fiamme che hanno interessato carta e plastica e nessun altro tipo di rifiuto. Questo ha permesso di escludere che nell’aria possano essersi propagate polveri sottili inquinanti. L’area è rimasta sorvegliata costantemente da una pattuglia della polizia. Al momento il centro di raccolta dei rifiuti è inagibile e pertanto Asm sta cercando soluzioni alternative per smaltire i rifiuti in attesa che il sito possa tornare operativo. «Un incendio di questo genere non si era mai verificato. – sottolinea il direttore generale di Asm Maurizio Cuzzoli – Vero è che in questi giorni le temperature in città erano elevate ma è noto a tutti che solo a 200 gradi la carta può andare in autocombustione. Proprio per questo motivo siamo propensi a pensare al dolo». Il direttore precisa inoltre che «nel rogo sono andati in fumo centinaia di metri cubi di carta e rifiuti urbani, in particolare plastica. I rifiuti indifferenziati e vegetali si trovano in un’altra ala e non sono stati intaccati».

Mattia Tanzi

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