Insieme agli ortodossi in ascolto della Parola

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Celebrazione ecumenica a Novi per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

NOVI LIGURE – Nella serata di mercoledì 25 gennaio le comunità parrocchiali di Novi Ligure si sono riunite nella chiesa dedicata a Sant’Antonio per la celebrazione ecumenica della Parola di Dio nella Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Ha partecipato e ha portato la sua riflessione durante l’incontro Padre Grek della parrocchia ortodossa di Stradella, gesto tangibile di quella ricerca dell’unità che si alimenta, come ricorda il tema della settimana di quest’anno, nell’ascolto della Parola che chiede di imparare a fare il bene e cercare la giustizia (cf. Isaia 1,17). Don Fabrizio Pessina ha aperto la celebrazione della Parola guidando i presenti alla confessione del peccato e alla richiesta di perdono, perché il cammino verso l’unità chiede di riconoscere i nostri limiti che spesso ci portano a invocare Dio trascurando chi vive accanto a noi.

Bruciare incenso, alzare le mani al cielo, rispettare le feste di precetto, secondo Isaia, sono azioni significative se conducono il credente ad accettare l’impegno di riconoscere i propri peccati alla base dell’ingiustizia e che causano sofferenza negli oppressi, perché “gli orfani e le vedove” hanno bisogno di testimoni di unità, donne e uomini disposti a cercare la giustizia e imparare a fare il bene. I cristiani devono vivere il desiderio dell’unità come strumento per la costruzione di un edificio le cui fondamenta sono ancorate in Gesù Cristo, sulla sua Parola che aiuta a riscoprire la propria strada di costruttori di pace, distruggendo i muri eretti in nome della fede, perché dobbiamo diventare un “unico popolo”, come ricorda San Paolo nella lettera alla comunità di E- feso. Padre Grek, commentando il capitolo 25 del vangelo di Matteo, ha richiamato i presenti alla necessità di guardare intorno a sé, per vedere i bisogni che nascono dalla fame, dalla malattia, dalla prigionia, dal sentirsi esclusi perché “stranieri”. Il cammino dei cristiani verso l’unità nasce dalla Parola che ci chiama a superare le visioni parziali che non ci permettono di vedere Gesù Cristo nelle donne e negli uomini con cui condividiamo la vita. Pregare insieme per l’unità dei cristiani vuol dire impegnarsi per la giustizia, per il bene, per la costruzione di una civiltà dell’Amore, per il superamento di quelle barriere che, spesso costruite nel nome di Dio, ci impediscono di vederlo presente nella nostra vita e di farla diventare dono per tutti. Al termine, arricchiti dalla Parola, dopo la preghiera del Padre Nostro, è stato possibile tornare alle proprie case, consapevoli della chiamata a essere, nella propria vita, strumenti di giustizia e di pace, nelle relazioni quotidiane con le persone e tutto il creato, testimoni di unità e carità.

Piero Ponte

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