La Bassa Valle Scrivia ha accolto la reliquia di san Luigi Orione

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Tre giorni di eventi religiosi e laici per ricordare il “santo della carità” nel 150° anniversario della nascita. La sua memoria nei luoghi dove lui operò durante la vita

CASTELNUOVO SCRIVIA – «Se don Orione fosse vissuto ai giorni nostri, sarebbe stato un perfetto street artist al servizio della parola di Dio, capace di comunicare ai giovani in questo modo innovativo, esattamente come ha fatto con strumenti altrettanto al passo coi tempi quand’era in vita»: queste le parole di un emozionato Fabrizio Falchetto, che ha ideato e realizzato insieme alla moglie Giovanna Franzin il murales inaugurato domenica scorsa all’oratorio di Castelnuovo Scrivia e raffigurante il santo di Pontecurone con in mano una bomboletta che dà forma al cuore della carità e della provvidenza. È stato uno dei tanti momenti dedicati, nell’arco di tre giorni, dai paesi della Bassa Valle Scrivia, alla memoria di San Luigi Orione, in occasione dei 150 anni dalla sua nascita.

Sempre negli spazi dell’oratorio castelnovese il giorno prima è stato proiettato il film “Qualcosa di don Orione”, rivolto in particolare ai ragazzi che frequentano il catechismo. Il venerdì era stato don Flavio Peloso, postulatore generale dell’Opera Don Orione, a parlare al pubblico della sala Pessini del rapporto che il fondatore dell’Opera della Divina Provvidenza aveva con Castelnuovo, “la sua Cafarnao”, la famiglia che tanto ha amato.

Lo stesso don Giovanni Carollo, direttore della Provincia Italiana “Madre della Divina Provvidenza” dell’Opera Don Orione, ha ricordato, durante la messa solenne celebrata domenica con il parroco don Paolo Caorsi, quanto don Orione abbia copiato Gesù: «Il progetto di Dio è il benessere dell’uomo, nel corpo e nell’anima.

E don Orione, fondando nella sua vita tanti istituti per accogliere persone disabili, anziani, scuole, parrocchie, santuari, ha operato esatta- mente in questo senso». Poi il grazie da parte di don Carollo, ma anche del sindaco di Castelnuovo Scrivia, Gianni Tagliani, al parroco don Paolo Caorsi, che ha fatto vivere alla comunità pastorale tre giorni per fare “memoria grata” di don Orione, anche tramite l’Elevazione musicale eseguita nella chiesa parrocchiale: sono stati i cori “Beato Stefano Bandello” di Castelnuovo Scrivia, “Santa Cecilia” di Pieve del Cairo e “San Luigi Orione” di Pontecurone con i loro solisti – diretti da Lorenza Lombardi – a diffondere la musica, profondissima, della carità del santo di Pontecurone.

Alessandra Dellacà

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