La Beata Martinez dalla Puglia

Visualizzazioni: 14

Di Daniela Catalano

La protagonista di questa settimana è Elisa Martinez, fondatrice della Congregazione delle Figlie di Santa Maria di Leuca e beatificata il 25 giugno 2023, proprio a Santa Maria di Leuca in Puglia. Nasce a Galatina, in provincia di Lecce e in diocesi di Ugento, il 25 marzo 1905, primogenita di otto fratelli e battezzata con i nomi Elisa Maria Annunziata Antonia Giuseppa. Fin da ragazza dimostra una forte inclinazione verso la vita religiosa, amando ritirarsi in preghiera e in adorazione per stare con Gesù, che sceglie come sposo. Nell’aprile del 1928, Elisa parte per Angers, in Francia, dove entra come novizia tra le suore di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore, conosciute a Lecce. Il 29 settembre 1930 fa la prima professione religiosa prendendo il nome di suor Lucia ed è inviata a Chieti. Nel 1932, per motivi di salute, la giovane lascia l’Istituto, ma non l’ideale di continuare a seguire il Signore. Il 20 marzo 1938, il giorno dopo la festa di san Giuseppe, sotto la cui protezione mette la sua persona e le sue compagne, con l’aiuto del parroco di Miggiano e il benestare del vescovo di Ugento, Elisa fonda la Pia Unione delle Suore dell’Immacolata, che nel 1941 prende il nome di “Figlie di Santa Maria di Leuca”, in onore del santuario mariano presente in Salento. La congregazione nel 1943 diventa di Diritto Pontificio e si espande in più regioni d’Italia e in diverse parti del mondo, a cominciare dall’Europa, fino a raggiungere l’America e il continente asiatico, per prendersi cura di tanti fratelli e sorelle, dai più piccoli ai più grandi, indigenti materialmente e spiritualmente. Madre Elisa è superiora generale per quasi tutta la vita, resistendo a prove e calunnie, prima della rinuncia all’incarico nel 1987 a motivo dell’età. Muore a 85 anni, l’8 febbraio 1991, a Roma, dopo una lunga vita spesa per il prossimo, riassunta nelle sue parole: «Vorrei dilatare il mio cuore per abbracciare tutte le creature sparse in ogni angolo della terra, specialmente le più bisognose ed emarginate». La sua tomba, nella cappella della Casa generalizia delle congregazione, è meta di continui pellegrinaggi. La Chiesa la ricorda l’8 febbraio.

cadarita@yahoo.it

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *