La Casa della Salute rischia di essere smantellata
Castelnuovo Scrivia. Il sindaco Gianni Tagliani lancia l’allarme: «La Regione intervenga, se no sarà un flop». Intanto molti servizi sono già stati dirottati su Tortona
DI ALESSANDRA DELLACÀ
C’ è preoccupazione a Castelnuovo Scrivia per il futuro della Casa della Salute di piazza Vittorio Veneto, concepita con l’intento di diventare punto di riferimento per un bacino di circa 15.000 abitanti in Bassa Valle Scrivia e che ora, invece, rischia di essere smantellata. Il grido d’allarme arriva dal sindaco del paese, Gianni Tagliani, che ha scritto all’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi e al direttore del Distretto Asl Alessandria, Orazio Barresi, sollecitando in tempi rapidi la ripresa del cantiere aperto nel 2016 e contemporaneamente un intervento affinché questo prezioso presidio per la medicina territoriale non resti chiuso due giorni a settimana. L’ambizioso progetto – contestualizzato nell’ambito di una rete “Case della Salute” sul territorio (punti di riferimento al di fuori degli ospedali per malati cronici e pazienti non gravi che non necessitano di accesso ai Pronto soccorso, in grado di offrire assistenza infermieristica e specialistica con percorsi di cura per le patologie croniche) – era stato presentato alla popolazione nel dicembre 2017 come in fase di ultimazione. La Casa della Salute castelnovese doveva diventare un fiore all’occhiello, costituito da un team multi professionale di medici di medicina generale, pediatra di libera scelta e medici di continuità assistenziale, che si sarebbe avvalso delle risorse aziendali (alcune già operanti) dei poliambulatori. «Come è noto la Regione Piemonte 7 anni fa realizzò un piano di investimenti su tutto il territorio e tra questi 500.000 euro furono destinati a Castelnuovo Scrivia – ricorda il sindaco – che, dopo la città capoluogo, è il centro più importante del Tortonese. L’investimento, con l’allora direttore generale Gilberto Gentili, era finalizzato alla ristrutturazione dell’ala dell’attuale distretto con una previsione prestigiosa dei servizi che potevano essere offerti, ma, a oggi, i fatti smentiscono le intenzioni, perché questi 7 anni sono stati di estrema difficoltà, burocratica e gestionale». Il primo cittadino, dalle pagine del mensile Il Comune, a disposizione della popolazione castelnovese, parla di un «percorso dell’appalto accidentato». Bando per la progettazione, revoca del direttore dei lavori, cambio di ben cinque imprese tra fallimenti, insuccessi, indisponibilità, varianti in corso d’opera, aggiunta di denaro per rinnovo prezziari non hanno favorito la realizzazione delle opere. Nel mese di dicembre era stato assicurato che i soldi mancanti per completare l’iter venivano individuati nei fondi Fsc ed erano già stati messi a bilancio con la promessa che nei primi mesi di quest’anno sarebbero stati erogati. Ma per ora ancora nulla. Nel frattempo la Casa della Salute fa i conti con la carenza di medici specialisti che, come spiega l’Asl, “neanche si presentano ai bandi in cui si offrono ore e retribuzione”. Problemi tangibili che hanno visto, di recente, la chiusura dell’ambulatorio dell’oculista, trasferitosi a Tortona. «Attualmente gli ambulatori attivi sono tre: – puntualizza Tagliani cardiologia, dermatologia, otorino, oltre al consultorio. Nei giorni di apertura, lunedì, martedì e venerdì, vengono effettuati regolarmente i prelievi che si sono intensificati per sopperire alla chiusura. Se però non ci sarà un’inversione di tendenza, il flop di un progetto, interessante e praticabile, diventerà purtroppo evidente». Sul tema sono intervenuti il vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte ed esponente del Partito Democratico, Domenico Ravetti e il consigliere regionale del M5S Piemonte, Pasquale Coluccio con due interpellanze poste in “Question Time” nel consiglio regionale che si è tenuto martedì 22 ottobre a Torino, per sollecitare l’assessore alla Sanità del Piemonte, Federico Riboldi. Quest’ultimo – impegnato a Roma per la Conferenza delle Regioni – ha risposto che c’è la volontà di mantenere e potenziare la Casa della Salute di Castelnuovo Scrivia, così come si vuole cercare di reperire i fondi (insieme all’Asl Alessandria) per far proseguire i lavori di ristrutturazione dell’edificio di piazza Vittorio Veneto. La situazione non si sbloccherà, però, prima di gennaio, quando la struttura riaprirà 4 giorni su 5 e tornerà l’ambulatorio del dermatologo, che è stato reperito dall’Azienda sanitaria locale alessandrina. Il Pd e il Movimento 5 Stelle non sono soddisfatti della risposta di Riboldi e temono lo smantellamento della struttura.