La “chiamata” degli over 80

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Contagi in aumento. Si prevedono nuove restrizioni a partire dal fine settimana. La campagna vaccinale fatica a prendere quota ma ci sono esempi virtuosi

Da Nord a Sud del Paese i contagi da Coronavirus sono in netto aumento con la mappa epidemiologica dell’Italia che cambia colore.

Il Piemonte è in zona arancione, in talune zone rafforzato, mentre la Lombardia è in arancione rafforzato con tutte le scuole chiuse, eccezion fatta per i nidi. Ma già si parla di inasprimento delle restrizioni a partire dal fine settimana o al più tardi da lunedì prossimo.

Sul fronte dei vaccini, in Piemonte dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 482.869 dosi (delle quali 150.652 come seconda), corrispondenti all’82,3% delle 586.770 finora disponibili per la regione.

In provincia di Alessandria sono 50.438 le vaccinazioni effettuate dai team dell’Asl dal 30 dicembre scorso: 35.477 prime dosi e 14.961 seconde. Sono stati vaccinati 11.972 ultraottantenni dei 34.421 che all’8 marzo avevano espresso la loro adesione. Parallelamente a quelle degli anziani proseguono le vaccinazioni del personale scolastico (5.046 prime dosi somministrate su 8.096 adesioni ricevute all’8 marzo) e delle Forze dell’Ordine (1.210 somministrazioni su 1.345 adesioni all’8 marzo).

Le somministrazioni vengono effettuate negli 8 centri vaccinali “Hub” attivi 7 giorni su 7 (2 nel nostro territorio, a Tortona e Novi Ligure) e nei 9 centri “Spoke” delle sedi periferiche operanti un giorno a settimana (Arquata Scrivia, Castelnuovo Scrivia, San Sebastiano Curone).

Lunedì 8 marzo è partito in tutto il Piemonte il programma di vaccinazione contro il Covid per gli oltre 10 mila volontari della Protezione civile, «un passo essenziale affinché le donne e gli uomini dei diversi coordinamenti possano operare in totale sicurezza per sé e per gli assistiti», come ha affermato il presidente Alberto Cirio. In Lombardia continua la campagna per gli over 80 e in settimana ha preso il via quella riservata al personale scolastico per complessive 832.327 dosi somministrate, pari al 76,4% del totale consegnato.

I numeri ci dicono tuttavia di una campagna vaccinale che fatica a prendere quota. Si attendono passi decisivi da parte del Governo. Intanto, per poter prenotare il vaccino, over 80 e personale scolastico devono utilizzare le varie piattaforme messe a disposizioni dalle Regioni, oppure rivolgersi al proprio medico di famiglia o in farmacia. Vengono poi raggiunti da un messaggio che comunica data, ora e luogo di somministrazione. Non sempre tutto funziona e molti segnalano disagi.

Questo non accade laddove i medici di base – il cui ruolo è o dovrebbe essere centrale – hanno raggiunto accordi tra di loro e con le diverse amministrazioni comunali per una somministrazione “cumulativa” in strutture più ampie. Oppure hanno scelto di effettuare le vaccinazioni nei loro ambulatori.

A Broni nella mattinata di sabato 6 marzo si è conclusa la prima parte della campagna vaccinale per la popolazione ultraottantenne con 720 cittadini che hanno ricevuto il vaccino presso la palestra “Primo Giauro” di piazza Italia. L’iniziativa, alla quale hanno aderito 8 medici di famiglia della città, è stata organizzata su tre giornate e mercoledì 24, giovedì 25 e sabato 27 marzo, a distanza di tre settimane, si terrà la somministrazione del richiamo.

«Desidero ringraziare tutti i medici di famiglia che hanno aderito – ha dichiarato il sindaco Antonio Riviezzi, – nonché la Fondazione Cella che ha messo a disposizione il personale infermieristico, l’associazione Eurobasket, i volontari di Protezione civile, l’Associazione Nazionale Alpini, i Carabinieri in congedo, la Croce Rossa per la collaborazione dimostrata a livello logistico e organizzativo. Se a livello provinciale la percentuale di over 80 vaccinati si aggira al 20%, a Broni la percentuale sfiora l’80%. Un risultato importantissimo. Noi siamo pronti a replicare questo modello anche per il resto della popolazione, se sarà possibile». Ma anche in altri centri si è percorsa questa strada. A Castana è terminata oggi presso il centro polifunzionale la somministrazione della prima dose del vaccino per i pazienti over 80 dei comuni di Montescano, Castana e Canneto Pavese assistiti dal dottor Antonio Vecchio. A Canneto Pavese, i pazienti del dottor Edoardo Adamo sono stati vaccinati presso la Casa della Cultura e del Vino messa a disposizione dall’amministrazione comunale. Anche per i 150 ultraottantenni di Casei Gerola è giunto il momento della vaccinazione contro il Covid e le somministrazioni sono state svolte dai tre medici di famiglia del comune negli spazi pubblici adiacenti alla Biblioteca destinati a questo scopo dall’amministrazione con la collaborazione del gruppo di Protezione civile. A Mezzanino gli over 80 saranno vaccinati nella giornata di sabato 13 marzo presso il dancing Corallo, con il supporto dei medici di base, della Protezione civile e dell’Auser.

A Stradella – fa notare il sindaco Alessandro Cantù – «è già in atto una grande organizzazione e un confronto continuo con i medici di base, Ats e Asst. Sono attivi diversi canali per le vaccinazioni. Da un lato alcuni medici di base stanno già vaccinando presso i propri ambulatori, dall’altro stanno proseguendo le prenotazioni sui portali internet appositi e nelle farmacie con le conseguenti convocazioni presso gli hub di Pavia e Voghera. Gli anziani che vengono convocati e che non hanno disponibilità di mezzi di trasporto, possono avvalersi del servizio fornito dal Comune in collaborazione con Auser. A breve, prenderà il via un numero sempre più cospicuo di vaccinazioni giornaliere presso il Palazzetto dello Sport che l’amministrazione di Stradella aveva già indicato come disponibile per le vaccinazioni antinfluenzali tradizionali».

A Novi Ligure, mercoledì 10 marzo, è stato presentato alla stampa il nuovo centro vaccinale Covid-19 presso il Centro Fieristico “Le Dolci Terre”, in viale dei Campionissimi. Erano presenti il sindaco Gian Paolo Cabella e Orazio Barresi, direttore del Distretto Novi-Tortona.

La struttura è entrata in funzione il lunedì precedente. Dopo interventi di routine effettuati all’impianto elettrico e lavori di riordino, la struttura è stata così preparata per accogliere i cittadini chiamati a ricevere la prima somministrazione. «Le postazioni saranno modulari. – commenta Barresi – Siamo partiti con tre postazioni, ma tenendo conto dell’ampio spazio a disposizione, quando riceveremo un maggior numero di dosi, potremo arrivare a inoculare fino a 500 vaccini al giorno».

A Castelnuovo Scrivia sono circa 90 le persone che si rivolgono alla “Casa della Salute” ogni mercoledì per essere vaccinate. «Procediamo bene – afferma il sindaco Gianni Tagliani – nella nostra struttura sono operativi per la campagna di vaccinazione un medico, due infermieri e due amministrativi. Al terzo mercoledì da quando siamo partiti possiamo anche dire che non si sono recati alla “Casa della Salute” solo cittadini castelnovesi, ma anche utenti che abitano in altri comuni della Bassa Valle Scrivia, come Molino dei Torti, Guazzora, Isola Sant’Antonio».

Anche a Tortona, nella sala polifunzionale della ex Caserma Passalacqua, continuano le vaccinazioni per gli over 80 e per il personale scolastico. I primi per prenotarsi devono rivolgersi al proprio medico di famiglia, i secondi lo devono fare attraverso il sito www.ilpiemontetivaccina.it/.

Marco Rezzani

(hanno collaborato Alessandra Dellacà e Luca Lovelli)

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