La chiesa di Casella ha compiuto 300 anni

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Domenica scorsa la memoria dell’anniversario di fondazione

CASELLA – Domenica 28 agosto, nel pomeriggio, si è conclusa con la Messa solenne la settimana dedicata alla celebrazione giubilare per i 300 anni di edificazione della chie-sa parrocchiale e per i 200 anni dalla sua dedicazione.

È stata una settimana importante, vissuta dalla comunità parrocchiale con intensità. Giovedì è stato dedicato all’Adorazione Eucaristica, seguito dalla giornata penitenziale e nella serata di sabato è stato eseguito il concerto strumentale diretto dal maestro Luca Dellacasa, nel quale sono stati proposti brani del 1722 di Bach, Bononcini e Birckenstock al violino e al violoncello, accompagnati da un antico clavicembalo. Domenica 28 agosto la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Mons. Guido Marini, alla presenza del parroco don Stefano Calissano, di don Pao-lo Caorsi, ordinato sacerdote in questa chiesa e del diacono casellese Sandro Clavarino.

Durante la celebrazione don Calissano ha ricordato coloro che hanno voluto dedicare a Santo Stefano questo tempio, memoria dell’esserci di Dio insieme e per il suo popolo. Nella chiesa la comunità si raduna per l’ascolto della Parola e per spezzare il pane dell’Eucaristia. In questo tempio lo Spirito, per la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, unisce i fedeli in un solo corpo e li rende Chiesa. Nell’omelia il Vescovo ha ricordato che si celebrano gli anniversari della edificazione, della consacrazione del- le chiese, proprio perché si vuole, ricordando un monumento in pietra, sottolineare l’importanza dell’edificio spirituale umano. Per cui se si edificano delle chiese, che sono il tempio del Signore, si devono poi costruire anche le case del Signore rappresentate dalla vita di ciascuno. Nelle sue parole anche l’incoraggiamento di san Giovanni Paolo II a non avere paura, a spalancare le porte a Cristo, ricordando che Dio con il suo infinito amore è con noi e per noi. A conclusione l’invocazione comunitaria a S. Stefano con la speciale preghiera scritta per l’occasione da don Calissano e la benedizione papale con l’indulgenza plenaria impartita dal vescovo.

Un momento storico per la comunità di Casella che, come ha scherzosamente detto don Stefano, «i presenti – grandi e piccoli – per ragioni d’età non potranno più rivivere!».

Maria Ferrando

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