La città ha celebrato la “Giornata del Ricordo”

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Il 10 febbraio la memoria delle vittime istriane e dalmate uccise nelle foibe

TORTONA – Domenica 10 febbraio in occasione della “Giornata del Ricordo” si è svolta a Tortona la cerimonia di commemorazione delle vittime italiane, infoibate e trucidate dai partigiani comunisti Titini, dal 1943 al 1947, al fine di effettuare una pulizia etnica. Furono 350mila gli italiani residenti in Istria e Dalmazia e a Fiume costretti a fuggire in un esodo disperato, lasciando tutti i propri averi.

Come ha affermato nel suo discorso il Presidente della Repubblica Mattarella “celebrare la Giornata del Ricordo significa rivivere una grande tragedia italiana, accaduta allo snodo del passaggio tra la seconda guerra mondiale e l’inizio della guerra fredda, la quale non fu una ritorsione contro i torti del fascismo, perché le vittime italiane furono persone che nulla avevano a che fare con esso”.

I partecipanti alla cerimonia tortonese si sono radunati di fronte al monumento a ricordo del Questore Giovanni Palatucci, nato a Montella, in provincia di Avellino, il 31 maggio 1909 e morto a Dachau il 10 febbraio 1945, avvocato, funzionario di pubblica sicurezza e Medaglia d’Oro al merito civile alla memoria. Lui fu l’ultimo questore di Fiume italiana.

Erano presenti il sen. Massimo Berruti, l’on. Rossana Boldi, il sindaco Gianluca Bardone, l’assessore Marcella Graziano, il luogotenente dei carabinieri Mario Giardino, i gruppi di assodarmi della Polizia, dei marinai, dell’ANMI, dei genieri e dell’associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, numerosi esuli e loro discendenti.

Dopo la deposizione di una corona di alloro al monumento, i partecipanti si sono recati presso la lapide dedicata agli esuli Istriani Fiumani e Dalmati, posta all’incrocio tra corso Alessandria e via Marsala, fuori dalla ex caserma Passalacqua, dove i profughi istriani, arrivati a Tortona e Novi Ligure nel 1946, ebbero una prima sistemazione e dove rimasero fino agli anni ’60.

La caserma ha ospitato oltre 20.000 profughi italiani, i quali hanno contribuito alla ricostruzione e alla crescita di Tortona. La signora Cogo in rappresentanza degli esuli ha posto un mazzo di fiori ai piedi della lapide. sono pi seguite le orazioni. Al termine don Augusto Piccoli, cappellano della Polizia, ha celebrato la S. Messa presso la sala polifunzionale del Comune.

Giuseppe Calore

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