La città ritrovata

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Di Pier Luigi Feltri

L’area archeologica di Libarna, immersa nella campagna di Serravalle Scrivia, offre un viaggio affascinante alla scoperta di un’antica città romana. La sua età d’oro risale al I secolo d.C., ma se ne erano perse le tracce fino al XIX secolo, quando i lavori per la costruzione della ferrovia Torino-Genova iniziarono a portare alla luce numerosi reperti. Gli scavi successivi rivelarono l’esistenza di un centro urbano di notevole importanza, situato lungo la via Postumia. Ciò che possiamo visitare oggi rappresenta solo una porzione dell’estensione originaria della città, che si sviluppava su un’area ben più vasta. Camminando tra le rovine è possibile ricostruirne l’aspetto e immaginare la vita dei suoi abitanti. Il teatro, con la sua struttura semicircolare, poteva accogliere fino a quattromila spettatori. Poco distante, l’anfiteatro si distingue per la pianta ellittica e per le dimensioni, che suggeriscono la grande affluenza di pubblico. Oltre agli edifici per gli spettacoli, sono visibili i resti di due quartieri, con abitazioni dotate di cortili. L’urbanistica della città è ancora leggibile attraverso il decumano massimo e il cardine principale, che attraversano l’area e permettono di intuire la disposizione degli spazi urbani. Uno degli isolati riportati alla luce ospitava alcune botteghe: una lavanderia, dove gli indumenti venivano lavati e trattati con tecniche specifiche dell’epoca, e un piccolo ambulatorio medico. La città ospitava anche un complesso termale. Oggi questi dettagli si possono soltanto intuire, ma testimoniano comunque la vivacità dell’antica Libarna. In questo periodo dell’anno il sito archeologico è accessibile ai visitatori dal martedì alla domenica, con orario continuato dalle 9 alle 15.45 e ultimo ingresso alle 15.15. L’apertura è garantita due volte al mese nelle giornate festive, la prima e la terza domenica, mentre il lunedì l’area rimane chiusa. Le visite guidate, così come l’accesso per gruppi e scuole, richiedono una prenotazione obbligatoria. È disponibile un’applicazione gratuita. Libero è anche l’accesso all’area. La sala museale ospitata nei locali del Municipio di Serravalle Scrivia conserva alcuni reperti rinvenuti nel corso degli scavi. Tra gli altri, frammenti di decorazioni architettoniche, oggetti d’uso quotidiano e utensili, che permettono di ricostruire la vita della città in epoca romana. Il museo segue gli orari di apertura degli uffici comunali ed è visitabile su prenotazione (tel. 0143/609447).

pierluigi.feltri@gmail.com

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