La coppia al centro del cammino cristiano
Domenica 29 settembre al Mater Dei di Tortona si terrà la Festa Diocesana delle Famiglie. Un’occasione per fare il punto sulle attività e le proposte della Pastorale Familiare nella nostra Chiesa
Il mio primo anno da direttore diocesano della Pastorale Familiare si conclude con la Festa Diocesana delle Famiglie il 29 settembre a Tortona, presso il centro Mater Dei. È stato il principale impegno che i membri della Commissione si sono dati in questo lasso di tempo. Un compito ambizioso, ma supportato da una dozzina di coppie affiatate, dal prezioso contributo dei sacerdoti che mi hanno preceduto in questo ruolo, da un fruttuoso passato custodito nel cuore di tante persone che avevano accolto le molteplici proposte dedicate alle famiglie, dall’entusiasmo del nostro vescovo Guido che desidera rilanciare questo ambito e che sarà presente all’imminente Festa. Insomma, sembrano esserci tutti gli ingredienti per una bella e feconda giornata insieme. L’esperienza nelle attività pastorali ci ha insegnato soprattutto a “seminare” e a non abbatterci se, come in una celebre favola di Esòpo, la montagna partorisce il topolino… Intanto noi non ci sentiamo affatto una montagna: un gruppo unito di famiglie, disseminate sull’ampio territorio della Diocesi, che cercano di rivedersi mensilmente, con tutte le difficoltà che ogni coppia di genitori ha di conciliare al meglio il lavoro, la vicinanza ai figli, gli impegni parrocchiali, gli spostamenti in macchina, soprattutto in inverno, per ritrovarci nel luogo convenuto. E, poiché l’impegno non è mancato, ora attendiamo fiduciosi ciò che sarà partorito, fosse anche un topolino. Siamo tutti consapevoli di quanto le famiglie abbiano bisogno le une delle altre e che, come comunità cristiana, riusciamo a fornire un sostegno minimo: incontriamo le coppie di fidanzati e li accompagniamo al matrimonio cristiano, poi li rivediamo il più delle volte per il battesimo dei figli e, infine, accogliamo la loro fiducia nel delegarci il percorso di catechesi che porta i loro figli a completare sacramentalmente il cammino d’iniziazione cristiana. Nei casi più favorevoli c’è anche l’oratorio, l’estate ragazzi, il soggiorno estivo… elementi che rafforzano i legami tra famiglie e comunità cristiana. Le attività della Pastorale Familiare partono da un approccio diametralmente opposto: non quello di coinvolgere i figli per arrivare ai genitori, ma quello di mettere al centro la coppia e, di conseguenza, dare sostegno materiale e spirituale a tutta la famiglia. Chi si occupa di catechesi dei bambini e dei ragazzi sa bene che, se i genitori non sono disposti a coinvolgersi nel cammino che vivono i figli, il risultato è spesso deludente. In qualche parrocchia si comincia a sperimentare l’inclusione dei genitori nel percorso di catechesi dei figli; in questo caso credo che la difficoltà non sia tanto quella di coinvolgere le famiglie, ma di trovare laici disposti ad accompagnarle nel cammino. La Pastorale Familiare Diocesana da sempre ha fornito consulenza e assistenza alle coppie, soprattutto quelle in crisi, attraverso volontari preparati e disponibili. Vorremmo ora anche accogliere altri coniugi, supportarci vicendevolmente, perché si crei un circolo virtuoso che permetta di aiutare altri a fare i primi passi sia nel sostegno reciproco, sia nel cammino cristiano, per esempio nel delicato periodo precedente e successivo al battesimo dei figli. Lo abbiamo a cuore perché lo immaginiamo un desiderio innanzitutto di Dio. Anche in questo la Festa Diocesana delle Famiglie può diventare un luogo per conoscerci e guardare avanti. E allora… vi aspettiamo.
Don Angelo Vennarucci
Direttore dell’Ufficio Famiglia Diocesano
Antonella e Franco: una storia che ci ha coinvolti dal 1996
Qual è la storia della Pastorale Familiare nella nostra Diocesi e quale l’impegno in tanti anni di attività? Vi raccontiamo la nostra esperienza condivisa con tante altre persone (e perdonateci se nel poco spazio non riusciamo a descrivere e ricordare tutti coloro che portiamo nel cuore…). Nel 1996 Mons. Martino Canessa prende possesso della Diocesi, e subito esprime il suo profondo coinvolgimento per la Pastorale Familiare. Dall’anno 2000, con l’aiuto di due consulenti della coppia e della famiglia, chiamate da Genova, è iniziato un percorso che ha portato alla costituzione di un’equipe che di volta in volta ha riguardato il servizio di primo annuncio ai fidanzati, l’educazione all’affettività, le dinamiche relazionali e di gruppo, la vocazione al servizio, l’educazione alla vita (dal concepimento alle soglie dell’adolescenza), sempre nell’ottica della fede. La metodologia usata durante questi incontri è quella esperienziale che, attraverso il coinvolgimento in prima persona degli stessi partecipanti alle attività proposte, facilita la condivisione e la crescita spirituale. La passione crescente ci ha accompagnato sempre e su richiesta del vescovo Canessa, abbiamo partecipato al corso di Diploma in Pastorale Familiare indetto dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II della Pontificia Università Lateranense, e poi al corso per conseguire il diploma e conseguente abilitazione alla professione di consulenti della coppia e della famiglia, professione messa a disposizione presso il Centro di Consulenza alla Coppia e alla Famiglia della Diocesi. Nell’intento di continuare a rendere un servizio a ogni coppia, ben consapevoli che il benessere della famiglia si basa sul benessere della coppia, si è lavorato per migliorare la conoscenza di sé e dell’altro, fino al riconoscimento delle proprie risorse con la rinnovata volontà d’impegno nel sacramento del matrimonio. Si sono tenuti diversi incontri con ottima risposta da parte delle famiglie nelle stupende cornici di Montebello della Battaglia, Torrazzetta, Tortona (Frati Cappuccini) e Gavi. Tutta questa attività comportava un impegno ma anche la gioia di veder crescere l’equipe che si era formata all’inizio, arrivando alla costituzione di quella che oggi è la Commissione di Pastorale Familiare. Il nostro percorso all’interno della Commissione è proseguito con Mons. Vittorio Viola: siamo stati infatti nominati Coppia Responsabile della Commissione Regionale Ligure per la Famiglia, i Giovani e la Vita e membri della Consulta Nazione di Pastorale Familiare. L’attività ha subito un arresto con l’avvento della pandemia che per un certo periodo non ci ha consentito di ritrovarci fisicamente con le famiglie della Diocesi, ma non abbiamo smesso di seguirle a distanza. Quest’anno il nostro vescovo Mons. Giudo Marini ci ha invitati a ripartire, cosa che abbiamo accettato con entusiasmo. È un impegno che ci stimola in quanto il primo scopo della Commissione di Pastorale Familiare è di incontrare le famiglie, e allora vi diciamo che vi aspettiamo numerosi alla Festa di domenica, assicurandovi l’impegno di tutta la Commissione per rendere la giornata il più piacevole possibile con l’augurio e il desiderio del nostro vescovo che sia un nuovo inizio.
Antonella Muratore e Franco Boarin
Coppia incaricata dell’Ufficio Famiglia Diocesano
Paola e Stefano: siamo molto attenti al “come”
Siamo entrati a far parte della Commissione di Pastorale Familiare diocesana pochi anni fa, nel 2021, in un momento piuttosto difficile di chiusura e lockdown, reduci dall’aver iniziato un bellissimo percorso di formazione con la Cei che mirava a formare proprio operatori di Pastorale Familiare. Durante il percorso che, complice la pandemia, è durato ben cinque anni anziché i canonici tre, abbiamo avuto modo di imparare a leggere la famiglia nei suoi profondi cambiamenti. Siamo passati dal comprendere il nostro essere famiglia lavorando su noi due e sulla nostra coppia, perché, il primo figlio della coppia è proprio la coppia e ben sappiamo che non si può più dialogare a due, ma a tre e l’intreccio di quanto siamo noi, figli, passa anche dai nostri vissuti e dalle relazioni che stringiamo. Abbiamo approfondito la storia della famiglia, passando attraverso tutti i modi di esserlo, dal “com’era” al “com’è” e immaginando il “come sarà”. Abbiamo capito quanta importanza riveste la collaborazione e la condivisione, il coraggio di rivedere i propri punti di vista, la capacità di reinventarsi di continuo obiettivi e di riformulare il proprio “stile famigliare” alla luce dei cambiamenti; tutto e sempre alla luce del Vangelo. Siamo stati affascinati dal lessico familiare di Gesù, abbiamo vissuto attraverso le scritture l’esperienza di famiglia di Aquila e Priscilla e l’accoglienza vicendevole con Paolo. In questi anni in Commissione, con l’aiuto e la competenza dei nostri responsabili, Antonella e Franco Boarin e con l’accompagnamento fraterno di don Paolo Padrini e don Angelo Vennarucci, abbiamo cominciato a muoverci con le altre coppie cercando e trovando sempre un clima disteso e di amicizia, di collaborazione e condivisione, che speriamo possa trasparire anche nella Festa del 29 settembre. Il nostro caro vescovo Guido ci incoraggia di continuo; la famiglia è il centro, è laboratorio di gentilezza e di umiltà, è servizio, è uscita verso l’altro, è accoglienza di vocazione.
Paola Busetti e Stefano Pistore
Membri della Commissione Pastorale Familiare