La Curia sarà un “giardino” dove fioriscono impegno e cura
Il 15 marzo la Messa e la riunione degli Uffici
TORTONA – Mercoledì 15 marzo gli impiegati degli Uffici della Curia vescovile si sono ritrovati nella cappella dell’Episcopio per partecipare alla S. Messa mensile celebrata dal vescovo che, nell’omelia, si è soffermato sulla Parola del giorno, mettendo in evidenza la presenza dell’esortazione “Non temere” rivolta dal Signore al suo popolo. Per ben 365 volte, ha spiegato, essa è presente nella Bibbia. Lo stesso numero dei giorni dell’anno, quasi a sottolineare come Dio Padre non lascia mai i suoi figli soli nella vita.
Concentrandosi sul vangelo, Mons. Marini ha esortato a vivere la quaresima come «la via bella per entrare nella terra promessa ed essere veramente felici».
Al termine, tutti si sono spostati nel salone della Caritas per un incontro di condivisione e dialogo, il primo del 2023. Mons. Guido Marini, dopo aver salutato i presenti, ha rivolto loro parole di ringraziamento e di apprezzamento per l’impegno quotidiano con cui affrontano il proprio lavoro a servizio della Chiesa locale. Ribadendo l’importanza del binomio “efficienza ed efficacia” alla base di un proficuo rendimento, ha poi indicato le prossime tappe del percorso diocesano, a partire dalla prima riunione dell’assemblea presbiterale che sostituisce il consiglio presbiterale, per proseguire poi con l’annuncio della visita pastorale che inizierà nel 2024 e la formazione di un’assemblea sinodale diocesana annuale da realizzare nel nuovo anno pastorale. Ha poi ribadito la necessità di rendere le comunità pastorali realtà sempre più operative e capaci di collaborare con i sacerdoti e la volontà di dare ai vicari foranei maggiori responsabilità nel portare avanti il cammino sinodale.
Ha poi illustrato alcune novità pratiche che interessano l’Ufficio Missionario e l’Ufficio Beni Culturali e si è soffermato sulla percezione esterna dell’organismo “curia”.
Spesso nell’immaginario collettivo, infatti, è vista con un pregiudizio di fondo. Il compito di quanti vi operano, secondo il vescovo, è quello di renderla bella e accogliente. «Ciascuno deve essere un elemento di sostegno all’altro e bisogna creare un clima di famiglia, ricordandosi sempre che si svolge un servizio e che si è il volto della Chiesa di Tortona. – ha affermato Mons. Marini – Chi vi entra deve percepire la bellezza di un giardino fiorito, dove si respira un’aria serena e pulita», scevra da tensioni e critiche. La parola è poi passata ai direttori e responsabili dei vari uffici che hanno presentato le attività svolte.
Il vescovo ha concluso la mattinata esortando a continuare a operare con semplicità e costanza e ha impartito la benedizione sui presenti.
Daniela Catalano