La Maglia Etica simbolo di ciclismo senza inganni

Visualizzazioni: 2813

 

MOLINO DE’ TORTI – Un progetto per valorizzare i veri valori dello sport, sconfiggendo la piaga del doping.

Che cos’è Maglia Etica?

Maglia Etica Antidoping nasce nell’estate 2012 dalla collaborazione tra Maurizio Marchetti, ex-corridore ciclista professionista, e Fabio Provera, giornalista sportivo, come rete di promozione dell’estraneità degli atleti al ricorso a farmaci illeciti per migliorare le proprie prestazioni sportive. Un meccanismo semplice, che prevede l’accettazione di sottoporsi volontariamente, a fine gara, a test a tutela della salute, dopo aver conquistato gli specifici traguardi volanti dedicati alla prevenzione.

La risposta delle istituzioni fu da subito eccellente: prima il Ministero della Salute, guidato allora dal professor Renato Balduzzi, e poi il Coni, con il suo presidente Giovanni Malagò, hanno sostenuto e veicolato con convinzione il progetto Maglia Etica. Mentre il consenso degli atleti stessi, soprattutto nelle categorie giovanili, nonché di genitori e docenti verso il progetto di Maglia Etica è il segno del bisogno diffuso di ritrovare nello sport un ambiente sano, popolato di persone serie che favoriscano la crescita e lo sviluppo della personalità dei giovani e, in tal senso, complementare allo studio e alla formazione di competenze.

Il Circuito Molinese

La Maglia Etica si è legata al Circuito Molinese, storica gara ciclistica di Molino de’ Torti riservata ai dilettanti Elite-Under23 andata in scena lo scorso 6 ottobre.

Il percorso svolto a Molino de’ Torti grazie al dialogo costruttivo con il professor Renato Balduzzi, già membro del Consiglio Superiore della Magistratura e Ministro della Salute del Governo Monti, ha consentito la presenza costante, unica competizione nel panorama nazionale, del corner informativo dei Carabinieri del Nas del comando Alessandria-Asti-Cuneo che fornisce informazioni sulla loro attività a tutela della salute nella pratica sportiva. Al quinto anno consecutivo di sinergia con la gara alessandrina, Maglia Etica riscontra un appoggio istituzionale sempre più ampio e convergente, sintomatico di un impegno tangibile a recuperare il valore formativo nella crescita individuale dei giovani attraverso la pratica sportiva.

L’edizione 2018

Due riscontri geograficamente significativi hanno accompagnato l’appuntamento con la Maglia Etica antidoping all’86° Circuito Molinese: per la prima volta dall’introduzione, nel 2014, è stata una formazione alessandrina, il team Overall, a conquistare la casacca.

Parallelamente il siciliano Simone Sanò, primo a transitare al traguardo volante etico del penultimo giro, ha interrotto il dominio finora indiscusso dei corridori del Nord, veicolando così su una base molto più ampia il messaggio virtuoso di prevenzione per la salute diffuso dall’iniziativa attraverso l’effettuazione di test volontari al termine delle competizioni. Sanò, passista-scalatore brevilineo emigrato da tempo a Gallarate, in provincia di Varese, per costruirsi una dimensione a due ruote, interpreta in modo molto sereno la sua esperienza sportiva: “Il ricorso al doping non aiuta affatto: anzi è un percorso deleterio perché chi lo utilizza non colma certo il gap coi migliori ma al contrario si procura serissimi guai alla salute. Meglio allenarsi di più, affrontare completamente i sacrifici che la vita in bicicletta impone: si guadagna in serenità con se stessi al di là dei risultati raggiunti. La maglia etica comprova questo modo di approcciare l’agonismo ed è un simbolo da condividere in pieno”. Simone, messinese di Milazzo, 21 anni appena compiuti, non ha idoli particolari ma assorbe gli input importanti trasmessi dai grandi del ciclismo: “Nel 2019 completerò il quadriennio da dilettante Under 23 proseguendo nel dare il meglio di me stesso.

Finora le vittorie non sono arrivate ma non dispero, poi farò un bilancio. Per diventare un corridore ho lasciato la scuola al terzo anno di liceo artistico.

Se decidessi di chiudere con le corse c’è sempre l’alternativa dell’azienda di distribuzione bevande della mia famiglia a cui potrei essere utile”.

L’abbraccio sul podio della premiazione di Franco Balmamion, vincitore dei Giri d’Italia 1962-1963, è stato un sicuro stimolo in più per Sanò alla sua crescita.

Crescita che accompagna anche la Maglia Etica attraverso sponsor di livello come Guala Dispensing di Alessandria, Salumificio Miglietta di Madonnina di Crea (Al) cui si è affiancata la new entry della Cantina Hic et Nunc di Vignale Monferrato (Al) come spumante ufficiale per il vincitore del traguardo a tutela della salute. Albo d’oro Maglia Etica al Circuito Molinese: 2014 Davide Falappi, 2015 Matteo Alban, 2016 Matteo Moschetti, 2017 Alessio Bottura, 2018 Simone Sanò.

Franco Scabrosetti

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *