La “Mappa del Tramando” a Piuzzo è realtà

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Realizzata per salvaguardare la toponomastica e la storia del paese, grazie al contributo di Livio Raddavero

CABELLA- Livio Raddavero, classe 1949, è una delle memorie storiche del borgo che, attraverso i racconti del padre, del cugino Lauro e delle nonne, si è fatto custode della storia della comunità, tramandata nei secoli oralmente. Con profonda passione Livio svolge questo compito, garantendo la salvaguardia di un sapere che altrimenti andrebbe perso. L’uomo è sempre disponibile a raccontare con entusiasmo e passione la storia di Piuzzo, frazione di Cabella in alta Val Borbera. Grande conoscitore dei sentieri, ha accompagnato negli anni tantissime scolaresche e, ogni estate, i gruppi di giovani ospiti del Rifugio Pineta che si alternano per le vacanze provenienti da tutta la provincia. A Piuzzo è il suono delle campane a scandire il tempo, di giorno come di notte ed è proprio Livio a regolarle così come accompagna in chiesa il sacerdote che “sale” per celebrare la Messa. La comunità di Piuzzo, oltre ai residenti stabili che sono rimasti ormai in cinque, è formata dai numerosi “abitanti” che l’hanno eletta “luogo del cuore” e che se ne occupano, avendone molta cura. Grazie alla disponibilità di Raddavero e al desiderio di “far procedere” il più possibile la storia del paese, è nato il progetto di una mappa. Insieme a Mela Cocozza e all’illustratore Claudio De Bernardi, entrambi di Novi Ligure, in diverse giornate di sopralluogo sono stati percorsi i sentieri intorno al paese, individuando il modo in cui in piuzzesi indicavano i luoghi circostanti, con nomi non presenti sulle carte catastali, ma che la comunità ha sempre utilizzato tramandandoli oralmente e che derivano dal dialetto della Val Borbera, un misto tra ligure e piemontese. Importante è stato l’apporto di abitanti come Teresina, Gemma e Marino Basso, Ennio Raddavero, Luciano Daglio e molti altri. Il risultato è stato la creazione della “Mappa del Tramando” che rappresenta la micro toponomastica in uso a Piuzzo fino agli anni ’60, quando il paese era abitato e l’economia era legata al mondo contadino. Il progetto s’inscrive all’interno del concetto delle Mappe di Comunità, strumento utilizzato per raccontare la storia di una comunità attraverso la partecipazione della stessa, come avviene per le attività legate agli ecomusei. La “Mappa del Tramando” è stata presentata nella chiesa di San Marziano a Piuzzo, davanti a un folto pubblico, lo scorso 21 settembre. Il lavoro è da considerarsi come fase iniziale di uno studio più articolato legato alle mappe di comunità ed è frutto di un progetto pensato da Mela Cocozza nel suo lavoro di tesi per la Laurea Magistrale in Pedagogia, Progettazione e Ricerca Educativa presso il Dipartimento di Scienze della formazione dell’Università di Genova, con il supporto dell’illustratore Claudio De Bernardi e la preziosa collaborazione dello studioso Paolo Ferrari per la corretta scrittura della toponomastica dialettale.

Cristina Bertin

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