La matita del maestro Pietro Bisio

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Opere del suo mondo e fotografie esposte al castello di Casei Gerola

Sabato 13 e domenica 14 maggio Casei Gerola propone un evento che, in realtà, ne racchiude due: l’apertura in via del tutto eccezionale del castello “Squadrelli”, che svetta all’ingresso del paese ed è proprietà privata, e la mostra allestita al suo interno e intitolata “La matita del maestro” con opere di Pietro Bisio, che presenta anche scatti che il fotografo Mario Mantovani ha fatto all’artista di Gerola nell’ambito del progetto “La provincia nascosta, personaggi legati al territorio”. L’esposizione, che gode de patrocinio del Comune di Casei Gerola e del Circolo fotografico “Imaginiria” di Voghera, è stata realizzata dall’Associazione Beni culturali di Arte Contemporanea di Casei, guidata da Pasqualino Urni, ed è un omaggio all’artista Pietro Bisio.

Con i suoi 91 anni da poco compiuti, Bisio è uno dei pittori contemporanei più importanti del territorio ed è l’ultimo artista di una generazione quasi scomparsa che ha segnato profondamente con la propria ricerca la cultura oltrepadana degli ultimi decenni. L’attività di Bisio è cominciata dalla metà degli anni Cinquanta a Brera, sotto la guida del pittore Aldo Carpi. Da sempre legato al paese d’origine, ha dipinto spesso i paesaggi della terra adagiata lungo le rive del Po e soprattutto i volti che la caratterizzano: contadini e lavoratori, testimoni del mondo nel suo irreversibile cambiamento. E nel tempo è diventato testimone di quella cultura contadina che è ormai in via d’estinzione, raccogliendo l’eredità del maestro Pellizza da Volpedo e fissando nel presente, attraverso molteplici linguaggi, lo spirito del passato. Saranno esposti proprio i disegni di Bisio dedicati ai personaggi del “suo” mondo, dove è cresciuto e ha vissuto. Ci sono i volti e le storie di persone della famiglia: il padre Carlin, “maestro muratore”, la madre Gina, lo zio, la zia e la figlia Onorina, insieme ai suoceri e poi scene di quella realtà che gli stava attorno, di sofferta miseria immortalata con forti chiaroscuri e dense pennellate di colore sulla tela. Bisio con i suoi lavori è riuscito “ad assolutizzare il concetto stesso del lavoro attraverso la rappresentazione del ritorno dai campi, l’abbandono delle stanche membra, il riposo dalla fatica dopo la parca cena”. Interessante è l’accostamento dei disegni alle fotografie che ritraggono il pittore impegnato nel suo lavoro e calato in quella realtà che lo vede protagonista e osservatore. “La Provincia nascosta” è il tema di un’iniziativa fotografica proposta dalla FIAF (Federazione italiana associazioni fotografiche) regionale alla quale “Immaginiria” ha deciso di partecipare con le foto di un personaggio rappresentativo legato al territorio.

L’inaugurazione di “La matita del maestro” si terrà alle ore 10 di sabato 13 maggio e sarà visitabile nelle due giornate dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Daniela Catalano

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