La mia nuova t-shirt
di Matteo Colombo
Ogni estate ha i suoi simboli, i suoi riti, le sue canzoni (come raccontiamo a pagina 5), le sue cartoline (noi ci abbiamo fatto un concorso). Quest’anno per rappresentare la stagione che qualcuno ha definito «uno stato d’animo» (cit. colta) io ho scelto una t-shirt. È quella del Cinema America di Trastevere a Roma. L’ho scelta e l’ho indossata (grazie a un fotomontaggio perché le magliette vere in giro non si trovano più, sono andate a ruba) da quando è diventata l’icona della rinascita culturale di un quartiere, di una città, in fondo anche un po’ del Paese. E dopo i mesi in cui, per colpa del virus, siamo stati tutti fermi, bloccati, danneggiati, se una rinascita può avvenire, prima ancora che dall’economia deve partire dalla cultura. La storia dell’America è nota: un gruppo di ragazzi, provenienti dalla periferia della capitale, dopo varie assemblee con i residenti del Rione Trastevere, il 13 novembre 2012 occupò il Cinema America per salvarlo dalla riconversione in parcheggi e appartamenti. Due anni più tardi, scongiurata la demolizione della storica sala, furono sgomberati ma rimasero in quella strada che li aveva visti diventare un po’ più adulti: via Natale del Grande. In un piccolo forno abbandonato, concesso gratuitamente da alcuni cittadini, riattivarono il loro proiettore e grazie al sostegno di Bernardo Bertolucci, Franco Rosi ed Ettore Scola, continuarono la battaglia per salvare i cinema storici di Roma. Non erano cinefili, né studiavano cinema, ma iniziarono a colorare i monumenti e le piazze di Roma con i più grandi capolavori della settima arte, fino ad animare per 60 notti la piazza dalle quale erano partiti per salvare l’America, piazza San Cosimato. Adesso l’associazione “Piccolo America” è diventata una grande realtà culturale. Occupare uno stabile è una cosa che va contro la mia etica e non mi appartiene; tutto il resto sì. Tutto il resto è un esempio di ripartenza creativa e l’estate è il suo habitat ideale. Va poi detto che il leader dei ragazzi, Valerio Carocci, da pochi giorni vive sotto scorta. La misura di protezione gli è stata assegnata dopo la violenta aggressione subita a Trastevere, come riportano le Agenzie, «da un antagonista di Sinistra e successiva al pestaggio del 2019, opera in quell’occasione di alcuni esponenti di estrema Destra». Una settimana fa all’America è giunto il cardinale di Bologna Matteo Zuppi (che era stato parroco a Trastevere) per presentare il film Tutto quello che vuoi con Francesco Bruni. «Dobbiamo proteggere la vita dei più deboli, dei più fragili. Se c’è una cosa che abbiamo capito dalla pandemia è che siamo tutti sulla stessa barca e non ci si salva da soli» – ha detto Zuppi. Insomma, il Cinema America è diventato un avamposto dell’antifascismo, della lotta contro l’illegalità e la prepotenza. Chi indossa la sua tshirt talvolta viene preso di mira da frange estremiste. Oggi, più che mai, conta invece lo sforzo di essere comunità e di avere idee e voglia di fare in attesa di momenti migliori. Il tempo delle vacanze può essere un’occasione per progettare il futuro all’insegna dell’accoglienza e dei valori sui quali fondiamo la nostra fede. Il tramonto delle sere estive è ricco di speranza e ha il colore di una maglietta che suo malgrado è diventata anche un simbolo. Ne riparleremo a settembre. Intanto «state buoni se potete».