La Parola del Signore è luce nel cammino

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Domenica il vescovo accolto per la prima volta nella chiesa di Gremiasco in Val Curone.

GREMIASCO – Domenica 7 luglio Mons. Guido Marini si è recato nella parrocchia della Natività della Beata Vergine Maria per incontrare i fedeli e celebrare la S. Messa festiva. Ad accoglierlo, all’ingresso della chiesa, c’erano l’amministratore parrocchiale don Augusto Piccoli, cappellano della Polizia di Stato di Alessandria e Asti, e il neo sindaco Germano Nuvione con l’Amministrazione comunale. All’inizio alcuni bambini hanno salutato il vescovo al quale è stata donata da due giovani, a nome di tutti gli abitanti, una targa in argento raffigurante un’antica foto del paese e una frase di benvenuto, come segno di affetto e in ricordo della sua prima visita nella comunità dell’Alta Val Curone. Durante l’Eucaristia, animata dal Coro parrocchiale diretto dalla maestra Fernanda Borassi, sono stati ricordati gli ultimi due parroci: don Luigi Bernini, sacerdote e musicista, scomparso lo scorso anno, e mons. Angelo Bassi, insignito del titolo di “Giusto tra le nazioni” per aver salvato alcune famiglie ebree durante la seconda guerra mondiale. Nell’omelia il vescovo si è soffermato sulla pagina del profeta Ezechiele e ha spiegato il significato del gesto che si compie appena prima dell’ascolto del Vangelo, quando ci si segna sulla fronte, sulle labbra e sul cuore con un piccolo segno di croce che esprime una volontà personale: «Io desidero che questa parola del Vangelo che il Signore mi rivolge, entri nella mia mente e divenga criterio del mio modo di pensare, risuoni sulle mie labbra e divenga criterio del mio modo di parlare, rimanga custodita dentro il mio cuore e divenga criterio del mio modo di vivere». «Noi come il profeta Ezechiele che si alza in piedi e ascolta con attenzione il Signore, dobbiamo avere questo atteggiamento nei confronti di Dio che ci parla – ha detto Mons. Marini – perché spesso il nostro ascolto della Parola è superficiale e non lascia traccia nella nostra vita». «Sarebbe bello se durante la settimana – ha proseguito – facessimo questo triplice segno sulla fronte, sulle labbra e sul cuore per ricordare che la Parola è centro, cuore e riferimento del nostro cammino e che noi siamo cristiani perché viviamo di Cristo e perché la vita stessa di Cristo è in noi». Il vescovo, citando il brano del vangelo che parlava di Gesù non compreso nel suo paese, ha messo in evidenza come tante volte nella vita il Signore pur essendo vicinissimo non viene accolto. A questo proposito ha ricordato il beato Carlo Acutis che, il prossimo anno, il Papa proclamerà santo, un giovane come tanti che ha preso sul serio la fede e che aveva imparato a incontrare ogni giorno Gesù nella sua vita in tre luoghi specifici: l’Eucaristia, la Parola e i poveri, nel corpo e nello spirito. Il vescovo Guido ha esortato i fedeli presenti a chiedere una duplice grazia: «Mettersi in ascolto della parola e farla diventare luce del cammino e poi poter sperimentare la vicinanza del Signore». Al termine della Messa, Mons. Marini ha ringraziato don Piccoli e si è intrattenuto con tutti i presenti nel momento conviviale organizzato da Parrocchia, Comune e Pro Loco presso la Biblioteca comunale e il Giardino dei Giusti di fronte alla parrocchiale.

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